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CRV - "Premiazione delle classi scolastiche partecipanti allo Smoke free class competition"
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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO
a palazzo Ferro Fini
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Sanità - A palazzo Ferro Fini la premiazione delle classi scolastiche partecipanti allo Smoke free class competition.
(Arv) Venezia, 31 mag. 2019 - In occasione della Giornata mondiale senza tabacco, il Presidente del Consiglio regionale del Veneto e l’Assessore regionale alla sanità e ai servizi sociali hanno premiato questa mattina presso palazzo Ferro Fini, sede dell’Assemblea legislativa veneta, i partecipanti al progetto Smoke free class competition (SFC). Presenti alla cerimonia anche Giuseppina Napolitano della Direzione regionale prevenzione, sicurezza alimentare, veterinaria, il Direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Giuseppe Dal Ben, ed Elizabeth Tamang dell’Ulss 6 Euganea e referente per il programma dedicato di prevenzione del tabagismo.
Lo SFC è nato in Finlandia nel 1989. L’Italia ha iniziato la sua partecipazione nell’edizione 1997/1998 e da allora viene riproposto nel Veneto che quindi festeggia i 20 anni di adesione al progetto di prevenzione; slogan di questa edizione: “Per sognare non serve fumare”.
Nel corso dell’anno scolastico 2018/2019 nel Veneto hanno partecipato 25 scuole suddivise in 14 scuole secondarie di primo e 11 di secondo grado, con il supporto e la collaborazione di 5 Ulss per un totale di 105 classi, 62 di primo grado e 43 del biennio delle scuole di secondo grado, per un totale di 2.413 studenti.
Dalla Provincia di Venezia le due classi estratte al termine del concorso: il primo premio - un assegno di 2.000 euro fruibile in attività culturali o materiale didattico - alla quarta ginnasio del Liceo Majorana-Corner di Mirano; il secondo - uno zaino scolastico per gli studenti della classe - alla 3° B della Scuola secondaria di primo grado Loredan di Pellestrina dell’Istituto comprensivo Franca Ongaro. Premiato anche un adulto ‘simpatizzante’ di Smoke Free Class, Massimiliano Marigo, che ha presentato nel corso della cerimonia la sua esperienza, quella di allenatore della prima squadra e degli Esordienti della società di calcio del Fossò, sempre in provincia di Venezia, impegnatosi a non fumare dopo il coinvolgimento di uno dei suoi giocatori, uno studente dodicenne dell’Istituto Comprensivo A. Zara di Borbiago di Mira.
Il Presidente del Consiglio regionale del Veneto, nel corso dei saluti istituzionali, ha sottolineato l’importanza della consapevolezza sugli effetti nocivi derivanti dall’uso del tabacco e dall’esposizione al fumo passivo, fra le principali cause di morte. “Il fumo di sigaretta - ha ricordato il Presidente - è la prima causa di cancro al polmone, responsabile di oltre due terzi delle morti per neoplasie a livello globale, nonché la principale causa di altre patologie come la broncopneumopatia cronica ostruttiva e una delle cause di inquinamento, determinato dalle 7000 sostanze chimiche, di cui 69 note per la loro cancerogenicità, rilasciate nell’aria; inoltre, il fumo costituisce un pericolo per il feto, inalato tramite la madre, ma anche per i bambini, che possono sviluppare asma, polmonite o altre infezioni respiratorie: l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che 165mila bambini muoiano prima dei 5 anni per infezioni respiratorie causate dal fumo passivo. Quest’anno la Giornata mondiale senza tabacco viene rinforzata dall’essere all’interno della settimana europea dello sviluppo sostenibile: tra gli obiettivi, quello di assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età, nell’ambito del quale è presente anche un punto relativo al contrasto del tabagismo”.
L’Assessore regionale alla sanità e ai servizi sociali ha ricordato, inoltre, come la dipendenza e le sue conseguenze coinvolgano non solo il singolo, ma l’intero contesto familiare comportando “patologie devastanti, e a forte impatto per il sistema sanitario: per questo motivo assume particolare rilevanza il coinvolgimento dei giovani, delle scuole e degli studenti, proprio per intervenire sugli stili di vita, affinché siano corretti, coscienti e consapevoli. Sei milioni sono i fumatori in Italia, il 24% della popolazione; nel Veneto, 710mila quelli noti, circa il 22%: dobbiamo aiutare queste persone a smettere di fumare e ad avvicinarsi a uno stile di vita migliore, verso un’aspettativa di vita maggiore, aspettativa senza dubbio legata agli alti livelli raggiunti dalla sanità veneta, ma che va accompagnata da investimenti importanti sulla prevenzione, in particolare presso i giovani”.
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