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Cultura - "Venezia ponte di pace tra Oriente e Occidente: l'utopia di una integrazione possibile"

PressRelease

Cultura - "Venezia ponte di pace tra Oriente e Occidente: l'utopia di una integrazione possibile"

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Oggi a palazzo Badoer a Venezia, il Vicepresidente Pigozzo alla Conferenza internazionale promossa dal Consiglio regionale del Veneto

25 marzo 2019, 14:55

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Cultura - "Venezia ponte di pace tra Oriente e Occidente: l'utopia di una integrazione possibile"

(Arv) Venezia, 25 mar. 2019   -  Si è svolta oggi, a palazzo Badoer a Venezia, la conferenza internazionale "Venezia ponte di pace tra Oriente e Occidente: l'utopia di un'integrazione possibile", promossa dal Consiglio regionale del Veneto, in collaborazione con il Comune di Venezia, che s'inserisce nell'ambito del convegno "L'Europa a cent'anni dalla Prima guerra mondiale: quali prospettive?".

Il Vicepresidente del Consiglio regionale, Bruno Pigozzo, ha portato i saluti istituzionali, ha ringraziato la Fondazione ‘Venezia, per la ricerca sulla pace’, per il lavoro svolto, il Segretario Generale del Consiglio, dott. Roberto Valente , e ha ricordato come “la conferenza di oggi nasce all’indomani dei sanguinosi attentati al Bataclan di Parigi che scossero profondamente l’opinione pubblica internazionale. Soprattutto la morte di Valeria Solesin ha ferito in profondità le coscienze individuali, come pure l’uccisione del giovane giornalista trentino Antonio Megalizzi, anche lui appassionato di Europa. Dopo gli attentati di matrice islamica dell’11 marzo 2004, quelli della Capitale francese segnarono la seconda grande strage terroristica in Europa, ponendo all’opinione pubblica inquietanti interrogativi, che possono trovare risposta solamente in una forte azione a sostegno della Pace e per la promozione di una cultura di dialogo, confronto e rispetto reciproco. Il Consiglio regionale del Veneto approvò all’unanimità una mozione intitolata ‘Né con rabbia, né con paura, ma per un ponte di Pace’, presentata dal Presidente del Consiglio Ciambetti e sottoscritta da tutti i Capigruppo, per organizzare una conferenza diplomatica internazionale dedicata alla Pace nel Mediterraneo. Una analoga mozione era stata approvata dal Consiglio comunale di Venezia”.

“Stiamo oggi soffrendo l’incapacità dl riprendere quel dialogo avviato nel novembre 1995 a Barcellona – ha continuato Pigozzo - quando si svolse la prima Conferenza euro mediterranea, con la partecipazione dei 15 Paesi membri dell’Unione Europea e 12 Nazioni della sponda meridionale e orientale del Mediterraneo: Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto, Israele, Giordania, Autorità nazionale Palestinese, Libano, Siria, Turchia, Cipro e Malta. Allora si avviò quello che fu chiamato processo di Barcellona finalizzato a stabilizzare una ‘piattaforma multilaterale di relazioni durature fondate sullo spirito di partnership, con particolare attenzione ai valori peculiari di ciascuno dei partecipanti’. L’obiettivo era fondare una sorta di mercato comune diretto a promuovere pace, stabilità e sviluppo nel Mediterraneo attraverso tre linee di intervento: partenariato politico e di sicurezza; economico-finanziario; culturale.  Non era sbagliato allora pensare che quel nucleo di nazioni potesse dare vita ad un percorso che avrebbe avuto come naturale sbocco quelle Vie della Seta che uniscono l’Oriente all’Occidente. Purtroppo le vicende storiche che si sono succedute hanno frapposto ostacoli molto difficili da superare verso questo nostro grande sogno comune. Ma noi siamo qui per non accettare supinamente l’attuale status quo. E lo facciamo da Venezia, città simbolo, prendendo proprio un simbolo tipico di questa città, il Ponte, quel ponte che da subito si volle legare alla figura di Valeria Solesin, il ponte che unisce. Venezia, dunque, ponte e luogo del dialogo. Anche solo a guardarci attorno, anche solo ripercorrendo i cammini della memoria e della storia, potremo ritrovare le fila di un dialogo profondo che unisce e che può fare ancora del Mediterraneo una culla di civiltà, commerci e pace. Le possibilità di un progetto di pace ci sono ancora tutte e il tempo non è scaduto: sta a noi riprendere le file del dialogo”.

“Siamo così di fronte a una sfida e a un percorso di integrazione e di pace tra Oriente e Occidente certamente non semplice – ha concluso Bruno Pigozzo -anche alla luce delle tensioni internazionali che stanno ancora caratterizzando l’area del Mediterraneo e le zone interne mediorientali. Il Consiglio regionale, in collaborazione con il comune di Venezia, ha voluto promuovere la conferenza di oggi in memoria di Valeria Solesin e dei fatti tragici del Bataclan, ma anche del giovane giornalista trentino Antonio Megalizzi, vittime di tensioni internazionali che hanno segnato con il sangue l’Europa e l’Italia, per rilanciare il ruolo che Venezia e il Mediterraneo hanno sempre avuto nella storia, ovvero essere ponte di pace tra Oriente e Occidente, incontro tra civiltà e culture diverse, di commerci internazionali. Da qui vogliamo rilanciare il messaggio di pace e di integrazione, rivolgendoci da una parte alle realtà europee, con le responsabilità che ne discendono, e dall’altra all’Oriente e al Medio Oriente. L’integrazione e il dialogo tra culture differenti sembrano meravigliose utopie a prima vista, ma in realtà sono realizzabili in modo concreto, riaffermando l’impegno e la lotta comune al terrorismo, all’eversione, a ogni forma di violenza. Siamo chiamati a promuovere innanzitutto una integrazione culturale che deve proseguire sulle tracce del passato, coinvolgendo innanzitutto le giovani generazioni che hanno sete di conoscenza, di coesione e di integrazione. Dobbiamo investire sui giovani. Da Venezia dobbiamo così iniziare un percorso di ricerca sul ruolo attuale dell’Europa, che si completerà fra un anno, a cento anni dalla Prima Guerra Mondiale, per continuare la sfida della pace e renderla coerente, possibile e concreta anche per il futuro”.

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