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CRV - "Ripresa la discussione generale sul DEFR 2019- 2021"

PressRelease

CRV - "Ripresa la discussione generale sul DEFR 2019- 2021"

PressRelease

Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

in aula consiliare questa mattina

29 novembre 2018, 13:57

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Politica - "Il Consiglio regionale riprende la discussione generale sul DEFR 2019- 2021"

(Arv) Venezia, 29 nov. 2018   - Il Consiglio regionale del Veneto ha proseguito in mattinata l’esame della PDA n. 71 ‘Adozione del DEFR - Documento di Economia e Finanza regionale 2019- 2021, riprendendo la discussione generale, interrotta ieri sera, e la votazione degli emendamenti depositati.

Tra gli interventi effettuati oggi in aula consiliare, Stefano Fracasso (PD): “Abbiamo presentato un emendamento per riservare risorse per sostenere le persone colpite dal maltempo che ha flagellato la nostra regione a fine ottobre, per mettere in sicurezza il territorio e per la sicurezza idrogeologica. Diversi interventi infrastrutturali sono già stati fatti negli anni passati e hanno scongiurato danni peggiori. Tuttavia, noi chiediamo che per fare fronte a queste situazioni di eccezionale gravità, possa essere valutato, oltre allo strumento dell’indebitamento, anche un intervento della Regione già in questa manovra di bilancio. La Regione Veneto ha sempre fatto la propria parte, nel 2010 come nel 2014, e lo deve fare anche nel 2018, per dare un forte segnale alla montagna veneta per far fronte agli interventi indifferibili, in primis l’esbosco degli alberi schiantati, il sostegno alle imprese boschive, il ripristino della viabilità. Chiediamo interventi strutturali immediati”.

La consigliera Orietta Salemi (PD) ha appoggiato l’emendamento presentato da Fracasso, ricordando come “se il Governo risponde alle richieste di finanziamenti della Regione per far fronte all’emergenza maltempo, come ha fatto con l’autonomia, allora dobbiamo iniziare a preoccuparci sul serio”.

Graziano Azzalin (PD): “In tutte le Regioni a statuto ordinario viene applicata una Addizionale Irpef che potrebbe quindi essere anche valutata dalla Regione Veneto per far fronte all’emergenza maltempo. Comunque, se il nostro emendamento non verrà votato, allora sarebbe chiaro l’intento della Regione di voler strumentalizzare la tragedia che ha colpito la montagna veneta”.

Cristina Guarda (AMP): “Dobbiamo riflettere sulle problematiche importanti che sta vivendo la montagna veneta, testimoniate peraltro dallo stesso Presidente Zaia. Serve un miliardo di euro, ma non saranno sufficienti gli interventi dell’Europa e del Governo. Serve un intervento della Regione già in questo bilancio per reperire risorse immediate necessarie a far ripartire i territori martoriati, ad iniziare dal ripristino della viabilità e dal sostegno alle imprese boschive”.

Claudio Sinigaglia (PD): “Nel 2011 e nel 2012, di fronte alla crescente disoccupazione, il Consiglio regionale ebbe il coraggio di destrutturare e ristrutturare tutto il bilancio, intervenendo sulla spesa corrente per aiutare le persone in difficoltà. Servono interventi immediati per ripristinare la viabilità nelle zone di montagna. Dovremo intervenire subito, con lo stesso coraggio, nel DEFR per scongiurare lo spopolamento della montagna veneta. Dobbiamo individuare delle priorità di intervento”.

Il Vicepresidente Forcolin: “Affronteremo questa grave emergenza già nelle prossime settimane, quando sarà approvata la Legge di Stabilità. Potremo allora anche valutare l’applicazione di una tassa di scopo e una modifica del DEFR. Il Ministero dell’Ambiente metterà comunque a disposizione 159 milioni di euro nel prossimo anno. Ci saranno quindi investimenti importanti e già ora sui territori colpiti sono aperti diversi cantieri. Abbiamo, ad ogni modo, il vincolo del Fiscal Compact”.

Patrizia Bartelle (GM): “Trovo giusto l’applicazione di una Addizionale Irpef per redditi superiori ai 75 mila euro”.

Simone Scarabel (M5S): “Chiediamo, con un apposito emendamento, di inserire nella Missione n. 1 l’obiettivo che impegna la Regione ad adeguarsi ai criteri che attualmente regolano a livello nazionale il ricalcolo dei vitalizi dei politici, per equipararli a quelli goduti dai lavoratori autonomi e subordinati, nel rispetto del principio costituzionale dell’uguaglianza di tutti i cittadini. Dobbiamo inoltre impedire l’infiltrazione della criminalità organizzata nei subappalti”.

Maurizio Conte (Veneto per l’Autonomia): “Propongo di seguire con ancora più forza la strada del contenimento dei costi della Politica, proporzionando gli stipendi dei consiglieri al reddito frutto delle nostre precedenti attività lavorative, anche per il calcolo della pensione”.

Presidente Ciambetti: “In merito al sistema contributivo per il calcolo delle pensioni, credo che le Regioni sono disponibili a collaborare per quanto è nelle loro competenze ponendo in essere atti concreti, ma rischiano poi di dover affrontare ingenti spese legali, pagando errori non propri”.

Marino Zorzato (Area Popolare): “Trovo difficilmente applicabile la proposta del collega Conte. La Regione Veneto dovrebbe agire in piena autonomia e invece subisce i ricatti del Governo nazionale. Per essere credibili, dobbiamo iniziare noi consiglieri a dare il buon esempio, privilegiando i contenuti delle proposte ai facili proclami populisti”.

Jacopo Berti (M5S): “Ci dovrebbe essere coerenza da parte della Lega tra quanto decide a livello nazionale e locale”.

Stefano Valdegamberi (GM): “Se guardiamo alle cause del debito pubblico, una delle principali è la non corrispondenza tra contributi versati e trattamento pensionistico. Servirebbe una riforma seria e generale, ricalcolando tutte le pensioni non corrispondenti ai contributi effettivamente versati, non solo quelle dei politici”.

La seduta è stata interrotta alle ore 13.00 e riprenderà nel pomeriggio, alle ore 14.30.

 

 

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