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CRV - "Transumanza come Patrimonio culturale immateriale dell'umanità"

PressRelease

CRV - "Transumanza come Patrimonio culturale immateriale dell'umanità"

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

promosso in collaborazione con Coldiretti Veneto e Donne Impresa

28 novembre 2018, 15:54

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Si è tenuto oggi a palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, un incontro promosso in collaborazione con Coldiretti Veneto e Donne Impresa sul tema della Transumanza come Patrimonio culturale immateriale dell’umanità, in relazione alla candidatura transnazionale presentata dall’Italia all’UNESCO. Il Presidente del Consiglio regionale, Roberto Ciambetti, ha portato i saluti istituzionali e ha ringraziato in particolare il già presidente Clodovaldo Ruffato per aver promosso l’iniziativa tramite Coldiretti. “All’origine della parola transumanza – ricorda Ciambetti - troviamo Trans, attraverso, e humus, terra. L’antica pratica della pastorizia fa parte delle nostre montagne, dei nostri allevatori, della nostra storia; non solo ci parla di antiche prassi degli allevatori nello spostare le mandrie alla ricerca di pascoli migliori, ma ci restituisce il valore del rapporto dell’uomo con la terra e l’ambiente, presentandoci la necessità di tutelare e promuovere queste forme culturali che affondano le proprie radici nella notte dei tempi. La transumanza è una testimonianza, un vero e proprio reperto vivente di una storia che ha caratterizzato, e caratterizza ancora, il Veneto, in particolare nei territori del bellunese e del vicentino. Difendere la transumanza, preservare gli antichi percorsi, è quindi un nostro dovere, perché essi si inseriscono nel paesaggio fisico, come immateriale, della nostra terra, parlandoci di antichi tragitti, tradizioni e abitudini”. “Ma la transumanza oggi ci presenta anche alcuni gravi problemi di stringente attualità – evidenzia il Presidente del Consiglio – come il ritorno nelle aree di pascolo dei grandi predatori, in primis il lupo; in merito, in Comitato delle Regioni abbiamo da poco iniziato un percorso per emanare una Risoluzione, che verrà trasmessa alla Commissione Europea, che preveda la tutela del lupo in contesti naturali, mentre ne disponga il contenimento in ambienti fortemente antropizzati, quando la presenza di questo grande carnivoro metta in pericolo e rappresenti una minaccia per gli allevatori e il loro lavoro. Molti si sono commossi davanti alla fotografia della carcassa di un lupo abbattuto, ma pochi si sono fermati a riflettere davanti ai corpi straziati di vitelli o asini dilaniati dai predatori. Questa evidente contraddizione testimonia la scarsa attenzione dell’opinione pubblica verso la vita e il lavoro degli allevatori e del loro patrimonio, le mandrie e gli animali, per i quali la legislazione italiana prevede peraltro precise e rigide norme di tutela che determinano anche costi non marginali nella vita aziendale. Inoltre, vi è la minaccia della Blue Tongue, con casi segnalati nel Bellunese nei primi giorni di novembre”. “L’augurio che io faccio – conclude Roberto Ciambetti – è che attraverso la valorizzazione della transumanza, autentico patrimonio culturale del nostro Veneto, si possa anche contribuire a una divulgazione della conoscenza dei valori e dei problemi vissuti dalla nostra agricoltura”. Il Capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale, Nicola Finco, ha presentato un Progetto di Legge “che si compone di 13 articoli e che ha come principale obiettivo il censimento, la valorizzazione e la riqualificazione delle vie di pascolo e del patrimonio armentizio, rilanciando questi antichi percorsi anche dal punto di vista turistico e tutelando l’importante lavoro dei pastori. Non vogliamo arrivare allo scontro con le Amministrazioni comunali, bensì individuare soluzioni condivise per tutelare la transumanza e il lavoro dei pastori, i quali credono e investono in questo comparto economico, accettando di trascorrere anche sei mesi all’anno in montagna, e superando privazioni, avversità e gravi problemi, come quello rappresentato dal lupo. E’ grazie a loro se la montagna veneta è sana e viva. Questo Progetto di Legge merita quindi un appoggio trasversale da parte di tutte le Forze politiche, per difendere e valorizzare la transumanza, antica pratica grazie alla quale si preservano le nostre migliori e più autentiche tradizioni, il nostro spirito identitario. Ringrazio Coldiretti Veneto, con cui già da tempo abbiamo intrapreso un percorso comune che ha prodotto importanti risultati per il nostro territorio, penso, ad esempio, al progetto delle Fattorie Sociali portato avanti con Clodovaldo Ruffato”. Daniele Salvagno, Presidente Coldiretti Veneto: “Si celebra oggi la Giornata della Transumanza, un patrimonio da tutelare. E’ infatti proprio grazie all’agricoltura e all’attenzione spesa per la nostra campagna, se il maltempo che a fine ottobre ha flagellato il Veneto non ha mietuto vittime e provocato danni ancora più gravi. La pastorizia e il lavoro delle donne in alta montagna rappresentano un valore aggiunto, come lo è la solidarietà, soprattutto alla luce dei recenti fatti calamitosi che hanno interessato proprio le province dove si concentrano maggiormente pastorizia e allevamento d’alta montagna. Coldiretti ha quindi lanciato due campagne, #comprabellunese e #adottaunalbero. Invito i cittadini veneti a pensare a un Natale diverso, magari regalando tipicità montane o riflettendo su un albero che può essere rigenerato e riprendere vita nelle case in versione scolpita senza essere sradicato, meglio se recuperato tra quelli già abbattuti dal maltempo”.

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