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CRV - Presentato docufilm di Alessia Bottone sulle storie di conciliazione lavoro-famiglia.

PressRelease

CRV - Presentato docufilm di Alessia Bottone sulle storie di conciliazione lavoro-famiglia.

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Oggi, nella sede del Consiglio regionale del Veneto.

06 novembre 2018, 18:38

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Cultura - "A palazzo Ferro Fini è stato presentato il docu-film 'Ieri come oggi. Storie di conciliazione lavoro-famiglia', scritto e diretto da Alessia Bottone"

(Arv) Venezia, 6 nov. 2018 -  A palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, è stato presentato il docu-film 'Ieri come oggi. Storie di conciliazione lavoro-famiglia', scritto e diretto da Alessia Bottone, giornalista, scrittrice e regista.

Il Presidente del Consiglio regionale, Roberto Ciambetti, ha portato i saluti istituzionali, ringraziando in particolare “la consigliera Salemi per aver dato impulso a questa lodevole iniziativa che affronta il problema della conciliazione tra famiglia e lavoro e quindi l’organizzazione del tempo da parte delle donne. Il tempo è un bene prezioso e le madri ne hanno pochissimo per sé. La società moderna, con i suoi ritmi frenetici, ha acuito le difficoltà che devono affrontare le donne per conciliare impegni professionali e familiari. Ormai i nonni lavorano e non riescono ad andare in pensione e le madri devono così farsi carico della casa, dei figli e sovente di parenti anziani e disabili. Ma il tempo rimane lo stesso, in attesa della Smart City, che tuttavia non è di prossima realizzazione, e diventa quindi prioritario affrontare e vincere la sfida della conciliazione lavoro – famiglia, affinché i nuclei familiari, perno della società, non si disgreghino. E’ necessario tutelare le persone più fragili, ovvero donne e minori. La presentazione del docu- film di Alessia Bottone rappresenta un momento prezioso di approfondimento e di riflessione su questa tematica che è particolarmente sentita oggi, anche per calibrare in futuro politiche e norme efficaci che consentano alle donne di essere madri realizzate ma anche professioniste appagate”.

La regista, Alessia Bottone: “Il docu- film racconta attraverso gli anni le problematiche legate alla conciliazione lavoro- famiglia ed è frutto di un lavoro di ricerca tra le teche cinematografiche degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta. Il mio lavoro cerca di dimostrare come i problemi delle madri per conciliare i propri impegni familiari e lavorativi siano sostanzialmente gli stessi, ora come allora. Anzi, le donne di oggi sono gravate da una ulteriore difficoltà, dovuta al fatto che i nonni non riescono più ad andare in pensione e non sono quindi disponibili a seguire i nipoti. In passato come oggi, le madri chiedono più servizi, in primis asili che non chiudano alle quattro del pomeriggio ma alle otto di sera, con un orario compatibile con quello richiesto dal mondo del lavoro. Mancano servizi calibrati su reali bisogni, questo è il problema fondamentale. Il documentario si articola in un tour da Belluno a Napoli, in cui vengono raccontate le problematiche e gli interventi propositivi e da cui emerge come le donne, contrariamente a quanto si possa credere, non chiedono tanto di lavorare meno, non desiderano il part- time, bensì la flessibilità nello svolgere il proprio lavoro, con la possibilità di scegliere e poter conciliare una professione appagante con una serena vita familiare. D’altra parte, allontanare la donna dal mondo del lavoro rappresenta un costo a carico della collettività (si pensi all’indennità di disoccupazione), quando invece basterebbe garantire maggiori servizi. Ma c’è anche un problema culturale: l’uomo che sceglie il part- time viene visto spesso in modo negativo nell’ambiente lavorativo e ciò porta a declinare la parità di genere soprattutto al femminile. Il lavoro che presento qui oggi denuncia le difficoltà affrontate dalle donne in questi decenni, ma porta anche alcuni esempi virtuosi, validi progetti di conciliazione, da parte di aziende, associazioni e genitori, aprendo infine le porte alla speranza che le bambine di oggi possano diventare donne in grado di scegliere la professione che le realizzi appieno, ma anche mamme felici e presenti”.

Elena Traverso, Presidente della Commissione regionale Pari Opportunità: “La Commissione Pari Opportunità è un organo consultivo della Regione e rappresenta la società civile, porta avanti politiche declinate al femminile cercando di creare una coscienza collettiva sul ruolo della donna nella sua duplice veste di lavoratrice e di madre. I margini di intervento sono ampi, è necessaria una sinergia tra tutte le forze politiche per ridurre la disparità enorme tra vita maschile e femminile all’interno della famiglia e delle professioni, superando le difficoltà legate alla vita quotidiana e al frenetico ritmo lavorativo, incentivando i nidi aziendali, consortili, lo smart work, asili che chiudano più tardi alla sera”.

Sandra Miotto, Consigliera di Parità del Veneto: “Sono un pubblico ufficiale che cerca di superare le discriminazioni che avvengono in tutto il territorio, rapportandosi con le imprese per superare eventuali situazioni di conflitto e promuovere condizioni di conciliazione. Anche se il nostro lavoro sarebbe legato alle pari opportunità, in realtà quasi il novanta percento delle problematiche che siamo chiamati ad affrontare sono legate alla condizione femminile. Nel territorio è presente una consigliera per ogni provincia, la quale ha in carico i casi singoli e poi opera un coordinamento a livello regionale. Il documentario affronta a 360 gradi il problema della conciliazione lavoro – famiglia. E’ emblematico che manchi la figura maschile, dato che questa tematica viene normalmente trattata dalle donne solo con altre donne. Ora è invece necessario iniziare a sviluppare un reale confronto tra uomini e donne, coinvolgendo maggiormente i padri nel progetto- famiglia. Dal Report che le imprese sopra i 100 dipendenti devono fornirci, che fotografa la situazione lavorativa delle donne all’interno delle aziende, è emerso come vada assolutamente incentivato il part time maschile, debba essere garantita una maggiore conoscenza dei diritti dei lavoratori in tema di genitorialità; le donne devono essere più presenti nel mondo del lavoro, anche assumendo ruoli di responsabilità, devono diventare più produttive e devono soprattutto essere messe nelle condizioni di poter fare carriera, offrendo loro più servizi, a iniziare da asili, materni e infantili, aperti tutto il giorno. D’altra parte, i dati statistici raccolti dimostrano come le imprese che impiegano e valorizzano uomini e donne in modo sostanzialmente paritario sono più produttive e rischiano meno il fallimento. Ma c’è un dato incoraggiante: nel 2017, un più 5,2 percento delle donne ricopre posizioni apicali nel lavoro, a dimostrazione del fatto che le madri stanno imparando a organizzarsi per conciliare meglio i tempi professionali con quelli familiari. D’altra parte, nella società moderna è necessario che entrambi i coniugi lavorino e che collaborino assieme alle esigenze familiari”.

Orietta Salemi, consigliera regionale del PD: “Alessia Bottone, prima della pausa estiva, ha presentato qui, a palazzo Ferro Fini, un suo docu- film che affrontava lo stereotipo legato alla disabilità visiva. Con questa sua nuova opera, invece, la giornalista- regista affronta un altro stereotipo, legato al concetto che la parità di genere possa declinarsi quasi esclusivamente al femminile. Invece, per una crescita armonica della società, è opportuno che venga coinvolta anche ‘l’altra metà del cielo’, e che per esempio dei bonus genitorialità ne usufruiscano anche i padri. Il docu- film stimola una riflessione sul problema della conciliazione tra lavoro e famiglia, al fine di arrivare a un suo totale superamento. Il tempo è un bene prezioso per tutti, non solo per le donne, non va sprecato ma utilizzato nel modo migliore”.

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