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CRV - "Ok alla fusione comuni Crespano e Paderno del Grappa"

PressRelease

CRV - "Ok alla fusione comuni Crespano e Paderno del Grappa"

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

in Prima Commissione consiliare

03 ottobre 2018, 15:33

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Prima commissione - Via libera al Pdl sulla fusione dei Comuni di Crespano del Grappa e Paderno del Grappa.

(Arv) Venezia 3 ott. 2018 -     La Prima commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto (Presidente, Alessandro Montagnoli della Lega Nord; Vicepresidente, Claudio Sinigaglia del Partito Democratico) nel corso della seduta di oggi ha licenziato ad ampia maggioranza, ai fini dell’esame da parte dell’Assemblea legislativa, il Disegno di legge n. 383, di iniziativa della Giunta regionale, relativo all’istituzione del nuovo Comune, risultato della fusione dei Comuni di Crespano del Grappa e Paderno del Grappa in Provincia di Treviso, che assumerà il nome di Pieve del Grappa, su indicazione delle amministrazioni comunali interessate, sollecitate in tal senso dalla stessa Commissione consiliare, in luogo di quello inizialmente proposto, ovvero Montegrappa. Relatore per l’Aula del Pdl n. 383, il Vicepresidente del gruppo Lega Nord Riccardo Barbisan; correlatore, il Presidente del gruppo Siamo Veneto Antonio Guadagnini.Via libera, a maggioranza, anche alle proposte di candidatura presentate in ordine alla designazione di tre componenti del Consiglio di amministrazione, di cui uno ricoprirà la carica di Presidente, relative a Concessioni Autostradali Venete S.p.A.Discussa in Commissione anche la Proposta di legge n. 366 di iniziativa dell'Amministrazione comunale di Legnago relativa all’istituzione del nuovo Comune di Legnago-Angiari mediante fusione dei Comuni di Legnago e Angiari in Provincia di Verona. Il complesso e particolare percorso è stato illustrato ai Commissari dapprima dal Sindaco di Legnaro Clara Scapin, e in seconda battuta dal Sindaco di Angiari, Vincenzo Bonomo. “Valuteremo attentamente l’opportunità di proseguire questo iter legislativo - ha dichiarato a margine dei lavori della Commissione il Presidente Montagnoli - perché la proposta di fusione viene perorata dal solo comune di Legnago, mentre il comune di Angiari ha manifestato in maniera inequivocabile la volontà di non procedere alla fusione, una fattispecie assolutamente nuova e anomala. La stessa provincia di Verona, interpellata a tal proposito, ha ritenuto che non ricorrano le condizioni istituzionali per l’espressione di un parere in ordine a un disegno di legge che non è condiviso dai due comuni coinvolti. Nel corso delle prossime sedute della Commissione stabiliremo il da farsi”.Incardinato in Commissione, inoltre, il Progetto di legge n. 373, di iniziativa della Giunta regionale, relativo a “Disposizioni in materia di Enti locali”, una proposta legislativa che interviene sulle Leggi regionali n. 18/2012 di disciplina dell'esercizio associato di funzioni e servizi comunali, n. 40/2012 che contiene norme in materia di unioni montane, e n. 25/1992 rubricato “Norme in materia di variazioni provinciali e comunali”. Il Progetto di legge, in estrema sintesi, comprende da un lato disposizioni di manutenzione e armonizzazione normativa in materia di enti locali, e dall’altro elementi innovativi con particolare riferimento alle Unioni montane e ai processi di fusione di Comuni. In relazione a quest’ultimo punto, il Progetto di legge mira a modificare l’art. 5 della L. Reg. n. 25/1992 prevedendo che la Giunta regionale possa deliberare il referendum consultivo prescindendo in alcuni casi dal preliminare giudizio di meritevolezza del Consiglio regionale, ad esempio quando i consigli comunali di comuni contigui abbiano approvato all'unanimità l'iniziativa di fusione, oppure quando operino da almeno 3 anni in regime di unione dei comuni oppure che abbiano posto in essere da almeno 5 anni altre forme di esercizio associato di funzioni e di servizi. Viene inoltre formalizzato lo strumento dei sondaggi della popolazione e delle parti sociali ed economiche da parte dei comuni interessati. Riceve disciplina anche il particolare procedimento di fusione ‘per incorporazione’ previsto dalla c.d. legge Delrio. Il Progetto di legge in argomento sarà ulteriormente sviluppato nel corso delle prossime sedute della Commissione, in seno alla quale opera anche una particolare sottocommissione destinata ad occuparsi della materia.Presentato in Commissione anche il Progetto di legge n. 400, contenente la seconda Variazione generale di bilancio, un provvedimento legislativo che tiene conto di minori necessità segnalate su alcune autorizzazioni di spesa approvate col bilancio di previsione, e di maggiori introiti su proventi da concessioni su beni demaniali e patrimoniali. Con la variazione di bilancio, in estrema sintesi e a titolo esemplificativo, saranno soddisfatte esigenze di manutenzione ordinaria della rete viaria affidata a Veneto Strade per 7,5 milioni di euro; inoltre, vengono destinati all’impiantistica sportiva 1,2 milioni di euro; 300mila euro saranno destinati interventi di pubblica sicurezza a favore dei comuni, 580mila a integrazione del contributo di funzionamento per la società Sistemi Territoriali S.p.A., e 180mila per interventi in materia di mobilità e trasporti.Illustrati, infine, anche i Progetti di legge di iniziativa della Giunta regionale n. 374 relativo a: “Modifiche della legge regionale 18 dicembre 1993, n. 53. "Disciplina delle attività di vigilanza e di controllo sugli enti amministrativi regionali" e disposizioni di coordinamento”, e n. 399 “Società regionale Infrastrutture Venete S.r.l. per la gestione delle infrastrutture ferroviarie e di navigazione interna”, un provvedimento legislativo volto a riorganizzare il settore realizzando la separazione tra gestione del servizio ferroviario e dell’infrastruttura ferroviaria richiesta dal D. lgs. n. 112/2015, avvalendosi di una società in house quale proprio strumento operativo, provvedendo all’acquisizione dell’intera partecipazione della società Ferroviaria Servizi S.r.l. già detenuta dalla società regionale Sistemi Territoriali S.p.A., ridenominandola Infrastrutture Venete S.r.l., e scindendo l’attività dalla stessa Sistemi Territoriali S.p.A. Anche in questo casi, i Progetti di legge illustrati nella seduta odierna saranno oggetto di ulteriori approfondimenti nel corso delle prossime sedute della Prima Commissione.

 

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