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CRV - "Un Codice Identificativo delle Strutture ricettive"

PressRelease

CRV - "Un Codice Identificativo delle Strutture ricettive"

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

proposta normativa del Gruppo PD

18 luglio 2018, 15:29

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Turismo - Gruppo consiliare PD "Un Codice Identificativo delle Strutture ricettive a garanzia di un turismo regionale sempre più di qualità"

(Arv) Venezia 18 lug. 2018 -    “Proponiamo l’introduzione di un Codice Identificativo delle Strutture ricettive (CISR) per rendere ancora più trasparente e verificabile l’esistenza di tutte le attività ricettive che operano nella nostra Regione, e semplificare, facilitare e rendere omogenei i controlli da parte delle autorità garanti”.Con queste parole, la consigliera regionale del Partito Democratico, Francesca Zottis, presenta il PdL, “di cui sono prima firmataria, sottoscritto  anche dai colleghi Pigozzo, Fracasso, Azzalin, Moretti, Salemi, Sinigaglia e Zanoni. Non si tratta di un ulteriore appesantimento burocratico, ma di un meccanismo attraverso il quale limitare la concorrenza sleale tra tipologie turistiche ricettive e all’interno della stessa tipologia, nonché l’abuso della professione e la conseguente evasione fiscale. Il Codice Identificativo renderà maggiormente omogenea la normativa regionale con quella europea e garantirà alla Regione Veneto di mantenere l’attuale livello di eccellenza in tema di turismo, anche alla luce del forte incremento, negli ultimi anni, di presenze e, quindi, di offerte turistiche. Vogliamo assicurare anche nei prossimi anni questo trand positivo, ma per questo dobbiamo tutelare le persone che visitano il nostro territorio, offrendo loro garanzie di qualità in tutte le strutture ricettive a cui si rivolgeranno. Il CISR sarà infatti applicato in tutte le Strutture ricettive regionali, con modalità e criteri che saranno affidati ad apposito regolamento della Giunta, dopo aver audito le parti interessate nella competente Commissione consiliare”.Per Bruno Pigozzo “il sistema turistico regionale è articolato in diversi settori ma deve essere coordinato. Con questa proposta normativa, vogliamo offrire al Sistema turistico veneto uno strumento che ne consenta la crescita in termini di qualità, un ‘marchio di qualità’ di cui si potranno fregiare le Strutture ricettive che operano nel mercato italiano ed europeo, anche alla luce della forte crescita registrata negli ultimi anni. Le nostre proposte, che si inseriscono nella scia di altre presentate precedentemente, tengono conto della ricca e variegata offerta turistica del Veneto e hanno come fine quello di governare in modo più efficace i flussi turistici, per garantire maggiore qualità e omogeneità di trattamento a tutti i soggetti coinvolti: proprietari e gestori di Strutture ricettive, turisti e Regione Veneto”.Così il capogruppo PD in Consiglio regionale, Stefano Fracasso “Oggi in Prima Commissione è stato illustrato il Documento di Economia e Finanza regionale per i prossimi tre anni, il quale fotografa la situazione socioeconomica della nostra Regione e mostra come il turismo sia materia assolutamente rilevante e all’avanguardia, un assoluto volano economico per il territorio veneto, vista anche la pluralità dell’offerta, che spazia dalle città d’arte ai laghi, dalle spiagge alle Dolomiti. Pur tuttavia, la Regione Veneto, negli ultimi anni, si è ‘fortemente ritirata’ in ordine alle Politiche del turismo e la Legge regionale vigente, la L. 14 giugno 2013, n. 11, ‘Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto’ è, fin dalla sua entrata in vigore, oggetto di problematiche crescenti tra gli operatori del settore, soprattutto rispetto all’identificazione di tutte le strutture ricettive esistenti nel territorio regionale e alla possibilità che le autorità competenti possano, anche tramite verifiche effettuate sui portali di prenotazione, compiere tutte le attività di verifica e di controllo. Queste situazioni sono riscontrabili in tutte le realtà turistiche della Regione ma, in particolare, in alcune località che risentono più di altre dei flussi turistici ‘di massa’, come Venezia e Verona, con il rischio di comprometterne la salvaguardia e la qualità di vita dei residenti. A tutte queste criticità vuole cercare di fare fronte la nostra Proposta di Legge, che introduce il Codice Identificativo delle Strutture ricettive operanti in Veneto, fermo restando che continueremo a monitorare con attenzione il funzionamento della Legge 11/2013”.Per Orietta Salemi “Il Codice Identificativo si presenta come uno strumento che soprattutto è utile al turista che così potrà avere la garanzia della assoluta qualità delle Strutture ricettive a cui si rivolge”.

 

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