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CRV - Ciambetti: "L'Unione Europea è obsoleta e deve rifondarsi"

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CRV - Ciambetti: "L'Unione Europea è obsoleta e deve rifondarsi"

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

partendo dalle Regioni e dai Popoli

26 luglio 2017, 09:44

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Politica - Ciambetti: "L'Unione Europea è obsoleta e deve rifondarsi partendo dalle regioni e dai Popoli se vuole essere protagonista del nuovo mondo"

(Arv) Venezia 25 lug. 2017 -      “Il dato di fatto importante è che la crisi dell’Unione Europea ha le sue origini nella conclusione della Guerra Fredda: l’Unione, infatti, era nata e vide il suo sviluppo nel contesto del Secondo Dopoguerra. Caduto il Muro di Berlino, riunificata la Germania, l’Unione non riuscì a darsi una nuova struttura, obiettivi e logica adatti al nuovo mondo che nel volgere di un paio di decenni si è imposto rispetto al passato: il mondo della globalizzazione, della rivoluzione tecnologica, il mondo aperto a nuovi equilibri  geopolitici ed economici in cui oggi viviamo. L’Ue è uno strumento obsoleto”. Il Presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, oggi a Oviedo, in Spagna, in occasione del XX° anniversario della Calre (Conferenza delle assemblee legislative regionali europee) chiamato a tenere una relazione sull’influenza della Mitteleuropa verso le nazioni dell’Europa orientale tra rischi e occasioni per la UE, ha tenuto a sottolineare che “Per molti è concreta la paura di una progressiva marginalizzazione dello scenario mediterraneo rispetto all’Europa centro-orientale a trazione tedesca – ha detto Ciambetti – mentre molte mosse del passato tese anche ad arginare la forza della Bundesbank – ha detto Ciambetti – e penso all’adozione accelerata dell’Euro voluta da Mitterrand, hanno finito per avere il risultato opposto visto che l’impostazione rigorosa tedesca è diventata centrale nell’edificio europeo. Io penso che le Alpi debbano essere una cerniera e non una barriera che divide l’Europa. A maggior ragione ciò vale pensando alle prospettive che vanno aprendosi con il grande progetto cinese della Via della Seta che vede il Veneto, Regione cerniera tra Mediterraneo e Centro Europa, approdo di rotte strategiche” Ciambetti ha poi proseguito: “Non possiamo dire che, sul piano economico, rigore e virtù tedesche imposte a tutti siano un danno: il buon governo nasce dalla gestione oculata delle risorse con l’abbattimento di clientele, assistenzialismo improduttivo, bonus e prebende elettorali. Ma dobbiamo anche ribadire la centralità del welfare state che è stato una grande conquista per tutti e che non possiamo far naufragare. L’Europa deve trovare una nuova impostazione e logica: deve imparare ad essere protagonista corale di una propria politica autonoma basata sulle Regioni e sui Popoli e non sui governi nazionali che non sono più in grado di dare risposte ai cittadini” Sul fronte delle tensioni nell’Europa orientale Ciambetti ha notato che “anche in questo scenario l’Ue deve trovare una propria identità: troppe volte abbiamo avuto l’impressione che la frettolosa apertura ai paesi dell’est un tempo nella sfera sovietica e troppe mosse azzardate, vissute dalla Russia come provocazioni,  siano state dettate non dall’Unione ma da chi voleva creare scenari ad alto rischio. Le sanzioni contro Mosca fanno il gioco europeo? Siamo in molti a pensare di no.  Lo scenario orientale, e ne ha tutte le possibilità, deve trasformarsi da pericolo a opportunità”.

 

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