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CRV - "Audizione del Direttore Generale Azienda Ulss 2 Marca Trevigiana"

PressRelease

CRV - "Audizione del Direttore Generale Azienda Ulss 2 Marca Trevigiana"

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

in Quarta Commissione consiliare

10 luglio 2017, 16:11

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Quarta Commissione - "Audizione del Direttore Generale dell'Azienda Ulss 2 Marca Trevigiana in ordine alle procedure vaccinali seguite"

(Arv) Venezia, 10 lug. 2017  - Si è tenuta in data odierna, in Quarta Commissione consiliare permanente, l’audizione del Direttore Generale, dott. Francesco Benazzi, e di due dirigenti del Settore Prevenzione dell’Azienda Ulss 2 Marca Trevigiana, in ordine alle procedure di vaccinazione eseguite presso l’ex Ulss 9, alla luce del grave episodio di presunta malasanità venuto alla luce recentemente, quando un’infermiera in servizio presso l’azienda trevigiana è stata sospesa dal servizio in via cautelare, ed è attualmente sotto indagine da parte della Magistratura, con la grave accusa di non aver somministrato la dose vaccinale prescritta a un numero considerevole di bambini. La professionista, indagata per la stessa ipotesi di reato anche dalla Procura friulana, rischia il licenziamento se le accuse che le sono state mosse risulteranno fondate, avendo provocato ingenti danni morali e materiali, anche a carico della stessa azienda sanitaria. L’audizione è stata richiesta dal vicepresidente della Commissione Alessandra Moretti (PD). Il Direttore Generale ha rassicurato i commissari in ordine all’efficacia dei sistemi di controllo e alla correttezza dei protocolli di vaccinazione eseguiti. Semestralmente, vengono infatti rilevati i trend delle vaccinazioni, e vengono altresì singolarmente individuati i bambini che non si sono sottoposti a vaccinazione, per essere richiamati a stretto giro. Tuttavia, il dott. Benazzi ha sottolineato, mutuando dal sistema anglosassone, l’opportunità di introdurre test psico- attitudinali per chi lavora come professionista nel settore sanitario, data l’estrema delicatezza delle responsabilità in capo ai dipendenti e l’elevato tasso di stress a cui sono sottoposti quotidianamente. A breve, verranno presentate indagini statistiche approfondite e esaustive in tema di vaccinazioni. Ad ogni modo, dal quadro generale emerge, quale tendenza, che le famiglie di bambini stranieri sono più portate a vaccinare i propri figli rispetto a quelle italiane, dato che provengono sovente da zone molto endemiche e quindi hanno sviluppato nel tempo una maggiore attenzione e sensibilità verso l’opportunità della copertura vaccinale. Il Presidente della Quarta Commissione consiliare Gianpiero Possamai (Lega Nord) spiega come “tra i compiti della Commissione, vi è la valutazione di tutte le attività istituzionali della Regione. Noi, oggi abbiamo scelto in particolare di valutare gli effetti del ‘caso – vaccini’, esploso a Treviso negli ultimi mesi. Abbiamo quindi audito il Direttore Generale e i dirigenti del settore Prevenzione dell’Azienda Ulss 2 Marca Trevigiana, i quali ci hanno ampiamente rassicurato in ordine al fatto che la procedura e la metodologia adoperate per le vaccinazioni sono state eseguite in modo assolutamente corretto. Inoltre, tutta la problematica relativa alle vaccinazioni è stata seguita con elevata professionalità dal dott. Benazzi”. La vicepresidente Alessandra Moretti (PD) esprime “apprezzamento all’Ulss 2 per come ha gestito la vicenda delle finte vaccinazioni a Treviso, andando avanti nonostante una prima archiviazione del caso. Sono infatti soddisfatta perché ho avuto risposta ai chiarimenti che avevo sollecitato. Si parla di uno spreco di 100mila euro per le fiale usate ‘per finta’.  Tuttavia, dobbiamo restare vigili e denunciare la pericolosità di chi diffonde cialtronerie irrazionali e ascientifiche che portano molti genitori a decidere di non vaccinare i propri figli. Inoltre, anche questa vicenda conferma quanto sia stato necessario il decreto del Governo sull’obbligatorietà dei vaccini, a partire da quello sul morbillo, malattia estremamente contagiosa e con esiti troppo spesso sottovalutati. In Veneto, abbiamo avuto un picco di persone infettate, quasi 2600 a fine maggio, quando in tutto il 2016 erano 844. Anche per questo, chiediamo nuovamente a Zaia di ripensarci: ritiri il ricorso alla Consulta contro l’obbligo vaccinale”.

 

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