(ANSA) - GENOVA, 24 SET - Avevano aperto l'attività proprio
all'inizio dell'anno, e poco dopo è arrivato il lockdown per la
pandemia: ma reinventandosi e adattandosi sono riusciti a
sopravvivere all'impatto. Tre neo imprenditori hanno raccontato
la loro storia oggi alla Camera di commercio di Genova in
occasione del bilancio del terzo anno di attività del Servizio
competitività imprese finanziato dalla Camera di commercio di
Genova e dalla Fondazione Carige, nato proprio per supportare
sia gli aspiranti imprenditori sia i lavoratori autonomi e
aiutarli a restare competitivi sul mercato. Olga Terchenko
(Kilo, la sfuseria del vicolo), Matteo Fallabrini (Riviera
Design) e Aurora Maurizio (Gymage) hanno resistito al colpo più
inaspettato e pesante. Olga, è riuscita a tenere aperta la sua
"sfuseria" nel centro storico, nata per combattere l'uso della
plastica e creare un luogo di comunità, nonostante la città
deserta. Matteo che aveva appena brevettato un tavolo disegnato
dal nonno, alle prese con il lockdown ha modificato il piano
d'impresa puntando sull'e-commerce. Aurora, solo 49 giorni dopo
aver inaugurato la palestra, aperta anche a persone con
problemi di salute, età, patologie varie, si è ritrovata a
chiudere ma si è reinventata grazie a Zoom. "Queste storie
dimostrano - dice il segretario generale della Camera di
Commercio Maurizio Caviglia - che quando un imprenditore investe
sulle proprie passioni non c'è lockdown che tenga". In tre anni
il servizio competitività imprese ha supportato 608 aspiranti
imprenditori e 85 imprenditori o lavoratori autonomi già attivi.
(ANSA).