(ANSA) - BOLOGNA, 10 SET - L'artigianato emiliano-romagnolo
entra in recessione. Il comparto ha subito un calo del 2,5%
nella produzione e ha registrato un rosso nel volume d'affari
per il secondo trimestre consecutivo (-1,5%) rispetto all'anno
scorso. È quanto emerge dall'indagine realizzate da Unioncamere.
In particolare si aggrava l'emorragia delle imprese artigiane
nell'industria (-2%) e resta costante quella nelle costruzioni
(-1,8%).
Si tratta, spiega Unioncamere, di "una nuova brusca
accentuazione della tendenza negativa, avviata nel terzo
trimestre dello scorso anno". L'andamento del fatturato valutato
a prezzi correnti ha anch'esso accelerato la tendenza negativa
(-2,7%). Anche gli ordini sono diminuiti, del 3,1%, una caduta
più ampia rispetto all'andamento del fatturato e della
produzione che fa preoccupare gli analisti rispetto al futuro.
Il numero delle imprese è calato di 571 unità a fine giugno
rispetto a un anno fa, in particolare nell'industria
metallurgica e nelle lavorazioni metalliche dalle altre
industrie manifatturiere e dalla moda. Resta complesso anche il
comparto costruzioni: tra aprile e giugno il volume d'affari si
è ridotto nuovamente e più rapidamente (-1,5%) rispetto
all'analogo periodo dell'anno precedente. In totale, a fine
giugno le imprese artigiane attive nelle costruzioni erano
50.607 (-1,8%), 926 in meno rispetto a un anno prima, una
riduzione pressoché analoga a quella riferita al trimestre
precedente, leggermente superiore a quella dell'artigianato
delle costruzioni nazionale.(ANSA).