(ANSA) - POTENZA, 22 OTT - Il Consiglio camerale della nuova
Commercio della Basilicata - nata dall'accorpamento delle Camere
di Potenza e Matera, che si è riunito oggi - ha eletto il
presidente, Michele Somma, con 23 voti su 25 (un voto è andato
al presidente di Confcommercio di Potenza, Fausto De Mare, ed è
stata registrata una scheda bianca).
"Sono orgoglioso e felice - ha detto Somma - di questo
riconoscimento, giunto dopo una serie di incontri in cui le
Associazioni di categoria hanno mostrato una grande capacità di
fare squadra e di guardare al futuro con entusiasmo e
compattezza. E' il segnale di un salto culturale importante, che
ci fa ragionare in ottica regionale pur non dimenticando le
esigenze dei nostri singoli territori, in una regione piccola
nei numeri ma grande in superficie. Lo scenario economico, il
compito che la legge di riforma ci assegna, le risorse molto più
limitate rispetto a qualche anno fa sono ulteriori sfide in cui
serviranno visione, energie e la collaborazione di tutti. Siamo
e restiamo la casa delle imprese, con responsabilità maggiori e
uno sguardo attento ai cambiamenti, alla digitalizzazione, alla
globalizzazione: fattori che ci spingono a dover lavorare dai
nostri territori ma con uno sguardo molto ampio, sia verso il
sistema nazionale e internazionale delle Camere che in ottica di
mercati verso cui accompagnare le nostre aziende".
"Siamo tutti chiamati a rispondere - ha proseguito Somma - a
sfide molto ambiziose: digitale, start-up, scuola e università
in collegamento con il mondo delle imprese, qualità e ricerca
dell'eccellenza, cultura, turismo e sostenibilità. Sono questi
alcuni dei temi su cui si costruisce, di fatto, il futuro. E
ancora, il Registro delle imprese deve continuare a
rappresentare la dorsale di un rapporto più moderno tra imprese
e Pubblica amministrazione, basato su procedure snelle,
innovazione e rapidità. Dobbiamo dunque lavorare sui temi di
attualità, fare rete, proporci da protagonisti nel nostro
rappresentare la linfa vitale del Paese, ovvero le imprese, per
poter ottenere risorse da investire sempre di più sui territori
e sulle loro grandi potenzialità, rispondendo con progetti,
iniziative e idee che possano contribuire - ha concluso - a
mitigare fenomeni come lo spopolamento e la migrazione dei
cervelli, vere e proprie minacce di desertificazione sociale,
culturale ed economica". (ANSA).