(ANSA) - TREVISO, 7 AGO - Gli indicatori principali delle
performance del manifatturiero nelle province di Treviso e
Belluno, estrapolati dall'indagine VenetoCongiuntura di
Unioncamere diffusa due giorni fa, rilevano una crescita
sostenuta anche nel secondo trimestre dell'anno, ma sulle
aspettative degli industriali si profilano le nubi del dazi
americani recando con sé margini di incertezza sconosciuti fino
a pochi mesi fa.
Lo segnala il presidente della Camera di Commercio unificata
delle due province, Mario Pozza, secondo il quale la nuova
incognita può interferire sulle decisioni di investimento ed
indebolire la raccolta ordini dall'estero.
"Le guerre tariffarie sono avviate - fa notare Pozza - e
resta alto, soprattutto, il timore di un'accelerazione delle
ritorsioni protezionistiche fra le diverse economie, come sta
accadendo tra Usa e Cina. Questo clima di incertezza, se ancora
non registrabile dai nostri indicatori locali, viene avvertito
dagli analisti internazionali".
In generale, nel periodo fra aprile e giugno i player del
manifatturiero interpellati dai responsabili dell'indagine (330
a Treviso e 62 a Belluno) segnalano aumenti della produzione
nelle due province nell'ordine del 5,7% e del 6,5% rispetto allo
stesso periodo del 2017. I fatturati sono in parallelo aumento
(fra i 6 ed i 6,5 punti) mentre la raccolta ordini marca una
distinzione fra le due aree, con una accelerazione nel
Trevigiano (+8,5%) e una stagnazione nel bellunese,
principalmente a causa della contrazione delle commesse dal
mercato interno. (ANSA).