(ANSA) - PRATO, 7 GIU - Le imprese cinesi continuano a
crescere e puntano sul mercato immobiliare. E' quanto emerge
dalla ricerca annuale sull'imprenditoria straniera elaborata
dall'Ufficio studi della Camera di commercio pratese, presentata
oggi, che ha stabilito come la quota di aziende a conduzione
straniera nella provincia di Prato sfiora oggi il 30%. Cifre che
fanno rimanere Prato capitale italiana dell'impresa straniera,
distanziando la provincia di Brescia - seconda in graduatoria -
di almeno 15 punti percentuali.
Nel complesso, durante il 2017, le imprese straniere attive
nella città toscana hanno superato la soglia delle 9mila unità.
La variazione annuale è stata ancora una volta positiva (+1,9%),
ma inferiore rispetto al +3% maturato nel 2016 e al +4,3% del
2015. La crescita delle imprese cinesi si è stabilizzata (+2,9%
contro il 4,3 del 2016). Gli imprenditori orientali
costituiscono più della metà dei conduttori di aziende 'non
italiane': circa 5800 imprese ad oggi attive nella provincia. Il
loro business è focalizzato sui settori pronto moda e confezione
di abiti, tuttavia c'è un segmento di mercato aziendale che
cresce a dismisura, quello del settore immobiliare: nel
quinquennio 2013-2017 il numero di attività immobiliari gestite
da cinesi sono avanzate a Prato con un tasso di variazione media
annua del 12,8%. Un dato contro-tendenziale rispetto agli
indicatori di ciascuno dei settori dell'imprenditoria straniera,
che certifica l'interesse e l'orientamento delle nuove
generazioni cinesi di Prato verso questo settore.
(ANSA).