(ANSA) - BARI, 16 APR - Sono 16mila le aziende che hanno
partecipato al progetto Acts della Camera di Commercio di Bari
su "Le quattro vie della lotta alla corruzione". I risultati
dell'iniziativa, avviata due anni e mezzo fa, sono stati
presentati questa mattina dal presidente della Camera di
Commercio di Bari, Alessandro Ambrosi, e dal segretario
generale, Angela Patrizia Partipilo, alla presenza del
procuratore aggiunto di Bari Francesco Giannella e di una
delegazione di studenti. Le quattro vie individuate dal
progetto, che si è svolto attraverso interviste e focus group
con le aziende, sono: l'azione dello Stato, l'educazione nelle
scuole, l'ascolto delle imprese, la cultura.
"La corruzione non costituisce solamente violazione della
legalità, ma è un fenomeno altamente distorsivo per il mercato.
È l'intero clima sociale che può determinare un effettivo
cambiamento", ha detto Ambrosi. Dagli ultimi dati di
Transparency International sull'indice di percezione della
corruzione, l'Italia è al 54esimo posto su 180 Paesi e ha
risalito 18 posizioni (nel 2012 era al 72esimo posto) da quando
è stata creata l'Anac. Un passo in avanti, ma ancora non
sufficiente. "Aggravare le sanzioni non è l'unica soluzione. -
ha detto Giannella - Il problema di fondo è lo smarrimento dei
principi etici. L'argine alla corruzione è quello morale e non
solo normativo, perché l'educazione al rispetto della legalità
viene prima della sanzione". Il magistrato ha spiegato
l'evoluzione che il fenomeno corruttivo ha avuto negli anni,
"dal pagamento di una tangente per ottenere un lavoro al
risparmio sulla qualità dell'opera pubblica per il progressivo
aumento dei costi della corruzione, per finire alla
realizzazione di opere inutili al solo scopo di guadagnarci".
"L'assuefazione, però, - ha detto ancora Giannella - è indice
della vittoria della cultura della corruzione. Occorre agire
semplificando le normative, snellendo la burocrazia, promuovendo
la trasparenza organizzativa, attraverso una nuova cultura
educativa che promuova il senso civico e critico, non
prescindendo mai dalla denuncia e dalla assistenza a chi
denuncia". (ANSA).