(ANSA) - BOLOGNA, 13 MAR - Quasi 900 incontri d'affari B2B
tra ieri ed oggi, organizzati da Assocamerestero-Associazione di
Unioncamere e delle Camere di Commercio Italiane all'Estero
(Ccie), soggetti imprenditoriali privati, esteri e di mercato, e
da Unioncamere Emilia-Romagna per le imprese del territorio del
settore agroalimentare, con particolare focus sul comparto
biologico. La manifestazione fa parte del progetto 'True Italian
Taste' (www.trueitaliantaste.com), coordinato da Assocamerestero
con il supporto di 21 Camere di Commercio Italiane all'Estero
dei Paesi coinvolti nell'incoming e finanziato dal Ministero
dello Sviluppo Economico in collaborazione con Ice Agenzia
nell'ambito della 'Campagna di promozione strategica per la
valorizzazione del prodotto italiano in rapporto al fenomeno
dell'Italian Sounding'.
Aderiscono agli incontri B2B trenta tra importatori e
distributori esteri provenienti da Belgio, Canada, Francia,
Germania, Lussemburgo, Olanda, Messico, Regno Unito, Spagna,
Svizzera, Usa e operanti nelle filiere del retail, ingrosso ed
e-commerce per prodotti di media e alta gamma. Le 113 aziende
dell'Emilia-Romagna partecipanti agli incontri di affari
appartengono invece per il 70% al comparto biologico e sono
distribuite su tutto il territorio della regione anche grazie al
lavoro di individuazione fatto dalle Camere di Commercio locali.
"È significativo - afferma Alberto Zambianchi, presidente di
Unioncamere E-R - che il progetto abbia trovato un'adesione
convinta e numerosa da parte delle aziende produttrici emiliano
romagnole del settore agroalimentare, al punto che è stato
necessario ampliare il numero delle sessioni degli incontri di
affari con i buyer selezionati, sessioni che poi si sono svolte
con ritmi intensi. Il workshop ha presentato così una offerta
articolata e differenziata per produzioni e provenienza
provinciale, a dimostrazione dell'alto livello delle nostre
imprese, in particolare nel settore del biologico, che è quello
al quale in questo momento viene riservata grande attenzione".
Le produzioni presentate sono state molto diversificate:
salumi, formaggi, aceto balsamico (di Modena e Reggio Emilia,
alcuni biologici), olio Evo, prodotti da forno, pasta, prodotti
conservati, caffè, cioccolato, vino (anche biologico), sugo di
pomodoro, fruit & vegetable, altri prodotti anche biologici.
Proprio nel biologico l'Emilia-Romagna nel 2017 ha registrato un
aumento delle superfici coltivate di oltre il 20% rispetto
all'anno precedente e sono le aziende che producono e
trasformano quelle che segnano l'incremento maggiore. (ANSA).