(ANSA) - PERUGIA, 13 FEB - In provincia di Perugia l'impresa
straniera cresce più di quella italiana. Nel 2017, infatti,
quelle partecipate da persone nate all'estero sono cresciute a
un ritmo sei volte superiore alla media: +3,4% contro +0,59%, e
rappresentano il 46% dell'aumento complessivo dello stock totale
registrato nel 2017. Lo scorso anno, è stata registrata
un'impresa straniera ogni 11.
Un quadro delineato dalla Camera di commercio di Perugia in
base ai risultati dell'indagine di Unioncamere-InfoCamere.
Per Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di commercio,
"l'imprenditorialità praticata da cittadini stranieri è ormai
una realtà strutturale nell'ambito del tessuto economico
provinciale e alla fine dello scorso anno ha raggiunto le 6.600
presenze, il 9% di tutte le imprese registrate sul territorio".
"Se non ci fosse stato l'apporto delle imprese guidate da
stranieri - ha aggiunto -, la crescita registrata nel 2017 dal
sistema imprenditoriale perugino, peraltro già molto debole, si
sarebbe ridotta della metà".
Delle 72.965 imprese registrate in provincia di Perugia al 31
dicembre 2017 - si legge in un comunicato della Camera di
commercio di Perugia -, 66.365 sono italiane, 6.600 di cittadini
stranieri.
Delle 6 mila e 600 imprese straniere di Perugia quasi l'80% è
costituito da ditte individuali, il restante 20% rappresenta le
altre forme giuridiche.
Gli stranieri diventati imprenditori in provincia di Perugia
provengono da Marocco (il 19,7%), Albania (13,4%) e dalla
Romania (13%). La Cina sale al quarto posto (6,6%), seguita da
Svizzera, Nigeria, Francia, Tunisia, Germania, Algeria,
Macedonia.
L'Imprenditoria straniera della provincia di Perugia è
rappresentata complessivamente da 115 diverse nazionalità.
Le imprese straniere operano soprattutto nei comparti di
commercio (34,5%), costruzioni (29,6%) e del manifatturiero.
"Consistente" la presenza anche in agricoltura e silvicoltura
(6,9%) e delle attività dei servizi di alloggio e di
ristorazione (6,1%, compresi esercizi Bar). (ANSA).