(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 7 FEB - "La Camera di Commercio di
Reggio Calabria ha promosso un incontro rivolto agli operatori
della filiera vitivinicola, con l'obiettivo di illustrare le
novità normative del settore ed individuare e condividere
possibili strategie di rilancio e valorizzazione". Lo riferisce
un comunicato dell'ente camerale reggino.
All'incontro hanno partecipato il presidente della Camera di
Commercio di Reggio, Antonino Tramontana ed il segretario
generale, Natina Crea, che ha illustrato le funzioni di
promozione esercitate dall'Ente reggino per le imprese del
settore, nonché le funzioni di tutela del mercato e dei
consumatori svolte nella qualità di autorità pubblica di
controllo dei vini a Do e Ig della Città Metropolitana".
"La viticoltura reggina - ha detto il presidente Tramontana -
ha una storia millenaria. Nel tempo la produzione si è
progressivamente ridotta per diversi fattori legati ai costi di
gestione degli impianti, spesso ubicati in aree difficilmente
accessibili, alla frammentazione della proprietà, alle
difficoltà di penetrare i mercati. Tuttavia negli ultimi anni,
proprio puntando sulla qualità e certificazione a Do e Ig del
prodotto, si sta registrando una inversione di tendenza, con una
crescita nei quantitativi di uva e di vino certificati. Per il
rilancio del settore vitivinicolo reggino potrà essere avviato
un percorso per la richiesta di una denominazione di origine
unica, sebbene mantenendo le peculiarità delle diverse
sottozone".
"Il presidente dell'Enoteca regionale della Calabria, Gennaro
Convertimi - riporta ancora il comunicato - ha puntualizzato i
vantaggi dell'intervento proposto dal presidente della Camera di
Commercio e che consentirebbe di ricomprendere alcune aree che
ad oggi non rientrano nelle produzioni certificate (se non per
la Ig Calabria), nonché creare una massa critica di prodotto
necessario per avere visibilità sui mercati. E' stata anche
richiamata la peculiarità e la ricchezza della produzione
vitivinicola reggina, evidenziato la presenza di numerosi
vitigni autoctoni che caratterizzano l'area ionica e l'area
tirrenica (e in tal senso è stata anche ipotizzata
l'individuazione di due distinte zone a denominazione di
origine), nonché il patrimonio storico e identitario
rappresentato dai terrazzamenti della Costa viola, vigneti
eroici che devono essere salvaguardati per il loro particolare
pregio paesaggistico, culturale e ambientale, tenuto conto
anche del forte rischio di dissesto idrogeologico dell'area di
produzione".(ANSA).