(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 6 FEB - Crescono gli impieghi
bancari a favore del sistema economico reggino, ma non per le
imprese. E' quanto emerge dai dati Bankitalia relativi al
secondo trimestre 2017 - resi noti dalla Camera di Commercio di
Reggio Calabria - sull'andamento dei rapporti tra le banche e
le imprese nella Città metropolitana.
"Ammontano a 4,7 miliardi di euro - è detto in una nota - gli
impieghi bancari nel territorio metropolitano, con un incremento
pari a +0,8 rispetto al trimestre precedente. Aumentano gli
affidamenti concessi alle famiglie (+1,1%) e alla Pubblica
Amministrazione (+2,6) mentre, in continuità con il passato più
recente, subiscono una contrazione i finanziamenti alle imprese
(-0,6%). D'altronde, la quota maggiore di credito (il 47,6% del
totale) viene 'assorbita' dalle famiglie, a comprova di come
l'accesso al credito sia fra le problematiche maggiormente
avvertite dal tessuto imprenditoriale locale. Diversamente da
quanto osservato sui finanziamenti, il valore dei depositi è
diminuito dell'1,1%, a causa dell'andamento negativo del
risparmio proveniente dai nuclei familiari (-1,3%) e dalla
Pubblica Amministrazione (-8 %), mentre migliorano i risultati
dei depositi provenienti dal tessuto imprenditoriale (+1,8%).
Tuttavia si evidenzia che i depositi delle imprese rappresentano
solo il 9% del totale, una percentuale inferiore rispetto alla
media regionale (10,8%) e soprattutto nazionale (21%).
"I più recenti dati sul credito alle imprese - afferma il
presidente della Camera di commercio di Reggio, Antonino
Tramontana - ci devono far riflettere. Il rischio è che la
ripresa in atto non si tramuti in occupazione se le nostre
imprese non riescono a trovare le risorse per finanziare gli
investimenti".
Nella nota dell'ente camerale si rileva che "uno dei motivi
di difficoltà nei rapporti tra banche ed imprese è da associare
alla rischiosità del credito, calcolata come rapporto fra
l'ammontare degli impieghi in sofferenza e il totale dei
prestiti concessi dalle banche. L'indicatore risulta essere più
elevato nella Città metropolitana di Reggio (17,3%) rispetto a
quanto non lo sia in Calabria (15,3%) e in Italia (10,2%). Sono
proprio le imprese a gravare maggiormente sull'aumento delle
sofferenze con un tasso di rischiosità che, nel secondo
trimestre 2017, tocca il 37,8%, valore che quasi quintuplica il
dato riferito alle famiglie (8,1%). Anche il tasso medio di
finanziamento effettivo per rischi a revoca, pari all'8,6%,
risulta più elevato del dato medio regionale (8,3%) e,
soprattutto, nazionale (4,8%). Il tasso applicato alle imprese
risulta più alto rispetto a quello applicato alle famiglie
(l'8,8% contro il 6,4%); anche se, per entrambe le tipologie di
prenditori, i tassi risultano in contrazione rispetto a giugno
dell'anno precedente, rispettivamente di 0,6 e 1,4 punti
percentuali". (ANSA).