(ANSA) - BOLOGNA, 15 GEN - Segnali incoraggianti per
l'artigianato emiliano-romagnolo nel terzo trimestre 2017, che
si è chiuso con una conferma della congiuntura positiva,
trainata dal mercato interno, anche se con elementi di
incertezza sul fronte di quello estero. Emerge dall'indagine
sulla congiuntura dell'artigianato realizzata da Camere di
commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.
Il fatturato complessivo a prezzi correnti è aumentato
dell'1,7 per cento, nonostante un improvviso declino di quello
estero (-1,8%). Si conferma la tendenza positiva della
produzione, che aumenta dell'1,8%, sulla scia di quella più
dinamica del complesso dell'industria. Si conferma quindi il
miglior risultato dal primo trimestre del 2007. L'andamento
degli ordini ha mostrato un rallentamento (+0,9%), che
costituisce un segno di incertezza per il futuro, sul quale ha
gravato anche la netta inversione di tendenza di quelli esteri
(-1,4%). Continua peraltro l'emorragia delle imprese artigiane
attive nell'industria in senso stretto, che a fine settembre
erano 28.524, in flessione dell'1,5% rispetto allo stesso
periodo del 2016, ovvero 427 imprese in meno. Ancora una volta
le omologhe a livello nazionale hanno subito una perdita ancora
una volta più ampia (-1,9%). La flessione è risultata più rapida
nell'industria della ceramica, del vetro e dei materiali edili,
in quella del legno e del mobile in legno e nell'industria
metallurgica e delle lavorazioni metalliche.
Per quanto riguarda l'artigianato delle costruzioni, dopo la
svolta in positivo del trimestre precedente, nel terzo trimestre
2017 si è rafforzata la crescita del volume d'affari a prezzi
correnti delle imprese artigiane del settore, aumentato
dell'1,8% rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente, in
linea con lo stesso incremento riferito al complesso delle
costruzioni regionali. A fine settembre le imprese artigiane
attive nelle costruzioni erano 52.196, quindi 1.048 in meno
(-2%) rispetto a un anno prima, una riduzione allineata a quella
riferita al trimestre precedente. L'andamento risulta lievemente
peggiore rispetto a quello riferito al complesso delle imprese
artigiane italiane delle costruzioni (-1,9%), ma più pesante
rispetto a quello dell'insieme delle imprese delle costruzioni
regionali (-1,1%). La flessione risultata più rapida per le
imprese attive nella costruzione di edifici (-4%), ma più ampia
per quelle che eseguono lavori di costruzione specializzati
(-730 unità). (ANSA).