(ANSA) - PORDENONE, 5 DIC - Domani si discuterà avanti il Tar
del Lazio il ricorso proposto dalla Camera di Commercio di
Pordenone contro il provvedimento del Ministero che ha accorpato
la Camera di Commercio di Pordenone a quella di Udine. Il Tar è
chiamato a decidere sulla sospensiva del provvedimento richiesta
da Pordenone, ma non si esclude che venga disposto un rinvio in
attesa dell'imminente deposito della sentenza con la quale la
Corte Costituzionale si pronuncerà sui ricorsi delle Regioni
Lombardia, Puglia e Liguria che a suo tempo avevano impugnato la
legge sul riordino delle Camere di commercio ritenendola lesiva
delle loro prerogative.
Nel procedimento avanti al Tar si sono costituite la Camere
di Commercio di Udine, quella della Venezia Giulia e
l'Avvocatura dello Stato chiedendo che il ricorso della Camera
di Pordenone venga rigettato.
"Brilla per la sua assenza la Regione Friuli Venezia Giulia -
si legge in una nota della Cciaa di Pordenone - Questa assenza,
che è a dir poco sconcertante, evita però alla presidente
Serracchiani l'umiliazione di dover prendere atto in modo
diretto che la Camera di Commercio della Venezia Giulia, nella
sua memoria di costituzione, manifesta la netta contrarietà alla
costituzione di un'unica Camera di Commercio Regionale".
"Questo - prosegue l'ente camerale pordenonese - nonostante che
la stessa Serracchiani avesse concesso l'intesa alla
costituzione della Camera della Venezia Giulia, risultante dalla
fusione di quelle di Trieste e Gorizia, come atto prodromico ad
un'unica Camera regionale. Non volendo credere che la nostra
Regione si sia resa latitante nel giudizio in corso - si
conclude la nota -, nonostante la declamata volontà di sostenere
la costituzione di un'unica Camera di Commercio, per lasciare
libero il campo a chi vuole concentrare tutto a Udine ed a
Trieste o per calcoli elettorali, viene da pensare che accetti
di essere presa in giro. Le categorie economiche del Pordenonese
lo ricorderanno". (ANSA).