(ANSA) - TORINO, 13 NOV - Nel periodo luglio-settembre il
comparto artigiano piemontese ha manifestato una sostanziale
stabilità rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Dall'analisi dei dati del Registro imprese delle Camere di
commercio piemontesi emerge, infatti, come nel terzo trimestre
dell'anno, a fronte di un tasso di crescita lievemente positivo
(+0,11%) delle imprese piemontesi complessivamente considerate,
il comparto artigiano, in linea con quanto avvenuto a livello
nazionale, abbia subìto una flessione di lieve entità (-0,13%).
"L'artigianato è un asset strategico del nostro tessuto
imprenditoriale, fatto di competenze, creatività e saper fare. I
risultati del trimestre ci mostrano un settore ancora in lieve
sofferenza e che ha bisogno di un importante rilancio. Il nostro
compito è di supportare le pmi, soprattutto le meno strutturate,
nei processi di crescita, digitalizzazione e
internazionalizzazione: servizi che speriamo possano aiutare a
realizzare quel cambio di passo decisivo per imboccare
finalmente la strada della crescita", dichiara Ferruccio
Dardanello, presidente di Unioncamere Piemonte.
Nel periodo luglio-settembre in Piemonte sono nate 1.443
imprese artigiane. Al netto delle 1.605 cessazioni, il saldo
appare negativo per sole 162 unità, dinamica che porta a 120.884
lo stock di imprese artigiane registrate a fine settembre 2017
presso il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi.
In crescita solo le imprese artigiane dell'agricoltura, che
chiudono il trimestre con +0,64% e quelle degli altri servizi
(+0,12%). Il comparto del turismo (-0,20%) e del commercio
(-0,14%) registrano dinamiche lievemente negative. A livello
provinciale le criticità maggiori si riscontrano a Alessandria
(-0,42%) e Torino (-0,20%). (ANSA).