(ANSA) - CATANZARO, 17 OTT - La Calabria ha partecipato a
Torino alla quarta edizione del "Meet in Italy for Life
Sciences", appuntamento nazionale di matchmaking e di
aggiornamento su temi di attualità nell'ambito delle scienze
della vita con la presenza di oltre 400 operatori italiani e
internazionali. Lo riferisce un comunicato di UnionCamere
Calabria.
"Con l'adesione di Fincalabra al comitato organizzatore,
attraverso il progetto strategico CalabriaInnova, e con il
supporto dei partner calabresi della rete Enterprise Europe
Network, Unioncamere Calabria e Spin srl - riporta il comunicato
- l'evento è stato anche una vetrina internazionale per la
ricerca e innovazione nell'area Scienze della Vita e
un'opportunità per l'avvio di collaborazioni tecniche e
commerciali per startup e pmi innovative calabresi. Concludendo
il workshop 'Biomedical research in Calabria and perspectives
for technology transfer', Mark Coticchia (vice presidente e Cio
alla Fondazione Henry Ford Health System) ha sottolineato che la
Calabria dispone dei 'building blocks', infrastrutture,
competenze e impegno istituzionale, che può usare con successo
nei processi di 'open innovation' che grandi aziende e centri
sanitari mondiali stanno attuando. Il workshop è stato aperto da
Menotti Lucchetta, dirigente del Settore Ricerca della Regione
Calabria, che ha richiamato il contesto della strategia di
innovazione regionale, il Piano per le Infrastrutture di ricerca
e i buoni risultati dei bandi per la ricerca e innovazione, con
oltre 60 milioni di euro già assegnati alle aziende e nuovi
bandi per Poli di Innovazione e startup in arrivo".
"A seguire Università e Cnr - prosegue il comunicato - hanno
presentato linee di ricerca e infrastrutture su tre tematiche
chiave. Sul bioimaging, il prof. Cuda ha presentato le facility
ad altissima risoluzione per la ricerca medica del Cnr-Ibfm e
Università Magna Graecia, mentre il prof. Barberi ha illustrato
il contributo tecnologico dell'infrastruttura di interesse
nazionale Star dell'Università della Calabria per i raggi X ad
altissima focalizzazione. Ricerca e ricadute applicative nella
nutraceutica, particolarmente importanti per i collegamenti con
l'area di innovazione agroalimentare, sono stati illustrati dal
prof. Mollace dell'Università di Catanzaro e coordinatore della
infrastruttura di ricerca Nutramed e dal prof. Pezzi
dell'Università della Calabria che hanno portato numerosi esempi
applicativi, anche legati a prodotti calabresi (bergamotto,
olive, riso nero)".
Dodici sono stati gli operatori calabresi che hanno
presentato 36 profili di prodotti, servizi e brevetti. Si tratta
di 7 startup e una Pmi innovativa caratterizzate da un'offerta
avanzata di dispositivi biomedicali innovativi (Arcon srl con
stetotelephone e CHT srl con un forcipe innovativo per
laparoscopia), applicazioni bio e nanotecnologiche (Biophenols
srl con la tecnologia Npmid per estrazione di biofenoli da
scarti agroalimentari, iDelivery srl con 'nanocarrier'
dermatologici per calvizie e psoriasi, Nanosilical Devices srl
che produce nanoparticelle di silice per trattamenti
chemioterapici personalizzati), applicazioni avanzate Ict
(Grunta srl con illCare la farmacia in un'app, ImagEngLab con
Sphere per la lettura automatica di dispositivi biomedicali
tradizionali, Med4Fit con software personalizzati sulla forma
fisica e età biologica)".