(ANSA) - VIBO VALENTIA, 1 SET - I dati Movimpresa sulla
natalità-mortalità delle imprese italiane nel primo semestre
2017, analizzati ed elaborati dall'Ufficio Studi e statistica
della Camera di Commercio di Vibo Valentia con particolare
riferimento alla realtà locale, evidenziano un quadro
incoraggiante e un clima di fiducia del sistema produttivo
vibonese sull'evolversi della situazione economica e di mercato.
Lo rende noto la stessa camera di commercio.
"L'analisi - è scritto in una nota - conferma, infatti, il
consolidamento graduale della ripresa del sistema
imprenditoriale della provincia, iniziata alla fine del 2015,
con risultati che pongono oggi Vibo, per il secondo trimestre
consecutivo, tra le migliori province nella graduatoria generale
delle performance di crescita, a livello sia regionale che
nazionale. Si evidenzia come, dopo un eccellente +0,37%
registratosi ad inizio del corrente anno, che ha portato Vibo ad
avere il terzo valore migliore in Italia dopo le province sarde
di Nuoro (+1%) e di Oristano (+0,54%), in controtendenza con
l'andamento nazionale in flessione (-0,26%) e quello stazionario
regionale (+0,07%), il tasso di crescita nel 2° trimestre 2017
per il sistema locale (saldo percentuale tra imprese iscritte e
cessate rispetto allo stock di inizio trimestre e al netto delle
cessazioni di ufficio) migliora ulteriormente raddoppiando il
valore che passa a +0,76%, con un posizionamento in graduatoria
nazionale che pone Vibo Valentia ancora tra le prime quindici
province più dinamiche del 2017 e ancora prima, insieme a
Crotone, tra quelle calabresi. Nello stesso periodo, infatti, il
tasso di crescita delle imprese in Italia è stato del +0,59% e
quello medio regionale del +0,67%. I risultati cumulativi ad
inizio anno dello stock delle imprese registrate al 30/06/2017,
che tengono conto anche delle cessazioni di ufficio, rafforzano
la situazione complessiva positiva fornita dai dati
congiunturali. Con una variazione percentuale del +1,14% infatti
la nostra provincia conquista il secondo posto, dopo Nuoro
(+1,81%), tra le province con la crescita della base
imprenditoriale più alta nel periodo considerato. Tenendo conto
che nel 2016 il saldo netto tra imprese iscritte e cessate è
stato di 236 imprese, si può prevedere che, se questi ritmi
verranno mantenuti (saldo netto di +150 imprese) anche nel
secondo semestre dell'anno, a fine anno saranno raggiunti e
superati i livelli già positivi del 2016 nel quale il sistema
era cresciuto complessivamente dell'1,7%. Se così sarà, verrà
fatto un altro passo avanti nel recupero della lunga fase
critica intercorsa tra il 2011 ed il 2015 che ha visto mancare
all'appello nel saldo netto cumulativo che alimenta annualmente
la base imprenditoriale provinciale circa 400-500 imprese.
Questo andamento è ancora maggiormente significativo se si
considera che da inizio anno lo stock delle imprese in Italia è
rimasto quasi stazionario (+0,10%) e che in Calabria tale valore
si è fermato +0,69%. Nel resto della Calabria, Vibo stacca,
inoltre, anche le altre province che si collocano tra il +0,61%
di Cosenza ed il +0,73% di Catanzaro con Crotone e Reggio
Calabria ad un +0,66%. Complessivamente il numero delle imprese
registrate passa da inizio anno da 13.272 a 13.423 con un
tasso di variazione semestrale dell'1,1% e con un numero di
imprese attive pari a 11.997".
"I dati incoraggianti emersi in questo primo semestre -
commenta il presidente della Camera di Commercio Michele Lico-
confermano la vitalità del sistema produttivo locale e la voglia
di fare impresa. Un tessuto imprenditoriale, il nostro, che ha
dimostrato tenuta nonostante i lunghi anni di crisi e la grande
capacità di saper reagire alle difficoltà di mercato con
coraggio e determinazione. Noi abbiamo seguito con attenzione
l'evolversi della situazione sostenendo i processi di
competitività e innovazione delle imprese, attraverso il nostro
know how e con progetti mirati e servizi efficienti per
garantire al sistema produttivo e al territorio ripresa e nuove
opportunità". (ANSA).