(ANSA) - TRIESTE, 27 LUG - "In attesa dell'approvazione
ufficiale del decreto, apprendiamo che la volontà
dell'amministrazione regionale in conferenza delle Regioni è
stata quella di esprimere parere negativo al piano di
accorpamenti concordato da Unioncamere e Ministero dello
sviluppo economico, piano che prevedeva, qui da noi, di
procedere in due step: prima un assetto bicamerale e quindi, nei
rinnovi successivi, il passaggio all'unico ente". Lo ricorda in
una nota Giovanni Da Pozzo, presidente della Cciaa di Udine.
"Qualsiasi persona di buon senso, che conosca le diversità e
le complessità del nostro territorio e della nostra economia -
prosegue Da Pozzo - avrebbe sostenuto questo progetto che, pur
vedendo come obiettivo ultimo la Camera unica, avrebbe tenuto in
considerazione le peculiarità del sistema produttivo regionale,
non disgiunte dalle tipicità territoriali e, cosa niente affatto
secondaria, della gestione dei servizi, dei patrimoni e
dell'occupazione delle singole Cciaa. Prendo comunque atto del
nuovo percorso, a cui dobbiamo guardare avendo a cuore
l'interesse generale dell'economia e delle imprese innanzitutto,
che sicuramente antepongo agli interessi delle persone e
soprattutto della politica".
Da Pozzo precisa "che ci sarà una complessità di processi,
alcuni anche molto delicati, che dovranno rivedere non solo gli
assetti dei servizi camerali rivolti alle imprese, ma anche
quelli relativi alle nuove funzioni innovative previste dalla
riforma e in capo alle Camere. Ma soprattutto quel vasto e
importante mondo di partecipazioni che hanno sempre
rappresentato asset fondamentali per i territori. Al di là della
semplificazione che ne vuol fare la politica, questi processi
richiedono una serie di competenze tecnico-giuridiche e
organizzative decisamente complesse - conclude - e sarà
necessaria la buona volontà di tutti i territori della nostra
regione".
(ANSA).