(ANSA) - ASCOLI PICENO, 26 LUG - Dopo due trimestri negativi,
torna ad essere positivo, nel periodo aprile-giugno 2017, il
bilancio anagrafico delle imprese della provincia di Ascoli
Piceno. E' quanto emerge dai dati del sistema Infocamere: la
differenza tra le imprese nate e quelle cessate nel secondo
trimestre 2017 è di +131 unità, l'incremento più alto dal primo
trimestre 2015. "Si tratta di piccoli segnali di ripresa, che
prendiamo con grande soddisfazione - il commento di Gino
Sabatini, presidente della Camera di Commercio di Ascoli Piceno
-. Il sistema imprenditoriale della nostra provincia non ha mai
smesso di credere nella ripresa e lo fa soprattutto oggi in una
situazione congiunturale complessa, visto che ai riflessi della
crisi si è aggiunto l'impatto negativo del terremoto". Le
imprese complessivamente registrate nella provincia di Ascoli
Piceno sono 24.632 e di queste sono attive 20.880, "numero molto
vicino alla positiva soglia psicologica delle 21.000 unità". Tra
quelle attive, le artigiane sono 5.80 (27,8% ). Aumentano
dell'1,44% le società di capitale, "un indicatore di solidità -
fa notare Sabatini-, che è migliore nel Piceno sia rispetto alla
media delle Marche (+1,10%) che a quella nazionale (+1,24%)".
Nel secondo trimestre del 2017 le società di capitale
rappresentano il 26% delle imprese; le ditte individuali sono il
54% e le società di persone il 18%. La crescita maggiore si
registra tra le attività professionali, scientifiche e tecniche,
evidentemente nate anche per accompagnare i progetti
post-terremoto: sono 13 in più (a quota 801) nel periodo
aprile-giugno; bilancio positivo anche per agenzie di viaggio e
centri servizi di supporto alle imprese (+10); va registrato,
invece, il bilancio negativo delle attività manifatturiere con
30 cessazioni rispetto a 16 nuove istruzioni. Il commercio è
l'attività economica più frequente nell'Ascolano (5.549 imprese,
5 in più rispetto al primo trimestre 2017) davanti ad
agricoltura e pesca (3.967 partite Iva, 8 in più della
precedente rilevazione) e alle imprese dell'edilizia (3.254, 2
in più rispetto al primo trimestre). Secondo il segretario
generale dell'Ente camerale piceno Fabrizio Schiavoni, "la
ritrovata voglia di imprenditorialità coincide con l'attività
della Camera di Commercio, in grado di far nascere nuove
imprese, soprattutto start-up innovative, abbattendo i costi
burocratici e velocizzando i tempi, per consentire agli
imprenditori di essere subito operativi".