(ANSA) - GENOVA, 30 GIU - L'export ligure inizia l'anno in
frenata: diminuiscono le vendite nei Paesi extra Ue e quelle dei
prodotti manifatturieri che da soli rappresentano quasi il 90%
del valore delle esportazioni. Secondo Unioncamere Liguria, nei
primi 3 mesi del 2016 le vendite della Liguria sui mercati
esteri sono scese del 12,3% rispetto allo stesso periodo del
2015 (dato nazionale è in tenuta). Su un totale di 1.494 milioni
di export, circa la metà, 754 mln, si è diretto verso Paesi
extracomunitari (-21,8%), sono stabili le vendite verso l'Ue,
grazie a Germania (1/o mercato Ue della Liguria con quota del
12%), Francia e Spagna. Il manifatturiero (1.326.599.990 euro di
esportazioni su un totale di 1.493.981.034) ha segnato -13,2%,
ma è positiva la performance degli alimentari (+9,2% l'export
complessivo, +4,9% verso Paesi extra Ue) e dei prodotti chimici.
Calano le vendite di macchinari (-30%) e i prodotti derivanti
dalla raffinazione del petrolio (-27,3% l'export totale; -35,4%
verso Paesi extra Ue).
Per quanto riguarda i mercati, in quelli al di fuori
dell'Unione europea il volume maggiore di vendite si è riversato
verso gli Stati Uniti, che hanno acquistato soprattutto prodotti
chimici e alimentari, a testimonianza del successo del mangiare
italiano e in questo caso ligure. Seguono gli Emirati arabi
(macchinari e apparecchiature) e la Cina per i prodotti chimici.
La contrazione dell'export ha toccato particolarmente Genova,
con un -20% complessivo che scende al -31,1% considerando solo
le vendite verso i Paesi extra Ue. Comunque vanno bene gli
alimentari mentre calano le apparecchiature. Savona aumenta
invece le esportazioni dello 0,8% con le vendite fuori dai
confini Ue a +14,5%. L'export della Spezia cala del 7,8%
complessivo, ma salgono del 10% le vendite verso i paesi
comunitari.
(ANSA).