(ANSA) - BOLOGNA, 29 GIU - Giunge un nuovo segnale di
incertezza: le vendite a prezzi correnti subiscono una lieve
flessione (-0,3%) nel primo trimestre 2016 rispetto allo stesso
periodo 2015 per gli esercizi al dettaglio in sede fissa
dell'Emilia-Romagna. La fine della recessione ha condotto le
vendite su un livello difficilmente comprimibile, che pare
consolidarsi per un eventuale, ma ancora incerta ripresa.
Peggiorano leggermente i giudizi sull'eccedenza delle giacenze.
Complice anche l'effetto della stagionalità, ci si attende un
miglioramento delle vendite nel corso del secondo trimestre, ma
il saldo tra le valutazioni delle imprese è il più contenuto dal
2012. Questa indicazione emerge dall'indagine congiunturale sul
commercio al dettaglio realizzata in collaborazione tra Camere
di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.
La svolta negativa interessa tutte le tipologie del
dettaglio. il dettaglio specializzato alimentare mostra una
lievissima flessione delle vendite (-0,1%), che risulta
lievemente più ampia per lo specializzato non alimentare (-0,3)
e, sorprendentemente, lievemente ancora più ampia, per gli iper,
super e grandi magazzini (-0,5). Le attese di un aumento delle
vendite nel corso del secondo trimestre non sono generalizzate e
sono determinate solo dal dettaglio specializzato non
alimentare.
Si conferma la forte correlazione tra andamento delle vendite
e dimensione aziendale. L'andamento negativo delle vendite nel
trimestre ha dominato la piccola distribuzione (da 1 a 5
addetti) e le medie imprese (da 6 a 19 addetti), con cali
rispettivamente pari a -0,9 e -0,8%, mentre la tendenza è
positiva, ma contenuta, per le imprese con 20 o più addetti
(+0,6%). Anche le attese di un miglioramento delle vendite non
sono generalizzate. Le prospettive si alleviano, ma restano
negative per le imprese di piccola dimensione, mentre le
valutazioni positive sono più diffuse tra le medie e le
strutture maggiori.
La crisi passata preme ancora sulla base imprenditoriale. A
fine primo trimestre erano attive 46.577 imprese del dettaglio,
lo 0,7% in meno (309 unità) rispetto a un anno prima. A livello
nazionale la tendenza è risultata invece lievemente positiva
(+0,1%). Grazie anche all'attrattività della normativa delle
società a responsabilità limitata, crescono rapidamente solo le
società di capitale (+4,8%, +192 unità) e si riducono le società
di persone (-302 unità) e le ditte individuali (-193). (ANSA).