(ANSA) - BOLOGNA, 16 GIU - Il nome di Calzolari verrebbe
fuori per favorire un riavvicinamento tra la parte pubblica e la
componente privata della società, anche se non ci sarebbe ancora
unanimità sulla sua ipotesi. Boni, che fu anche presidente di
Fiere di Parma, ha spiegato che al termine dei 12 mesi del suo
mandato ha voluto dire con la propria voce la bontà del bilancio
di missione "che ritengo estremamente positivo".
Scongiurata la perdita di Eima (che ha firmato fino al 2030),
mantenute Cersaie e Autopromotec, avendo nel cassetto il
gioiello Cosmoprof (è di proprietà e dunque è la vera cassaforte
di famiglia e la fiera più internazionale dell'offerta
bolognese), si è scongiurato un effetto domino che avrebbe reso
difficile arginare il declino di via Michelino, dopo che alcune
manifestazioni, tra cui Lineapelle e Lamiera, erano andate
perdute, a vantaggio di concorrenti come Milano. "Abbiamo un
bilancio 2016 in netto miglioramento, un budget 2017 superiore a
quanto inserito nel Piano, un Ebitda aumentato del 50%, quindi
un'azienda che per i soci vale il 50% in più. E soprattutto un
Quartiere che non è più isolato e possibile bersaglio di furti
di manifestazioni. Al contrario, è al centro del campo, con un
dialogo aperto a tutti".
Boni ha ricordato la Fiera del Libro, l'intesa siglata col
Salone internazionale di Torino "come risposta di una Bologna
collaborativa al tentato furto di Fiera di Milano", e il
successo sulla concorrenza della Fiera di Francoforte per
"gettare le basi di un accordo che porterà la nostra bellissima
manifestazione a New York l'anno prossimo". Con Francoforte, con
cui Boni ebbe già collaborazione positiva quando guidava Parma,
è comunque allo studio una iniziativa che potrebbe decollare la
prossima primavera. Nel bilancio positivo anche il
reinvestimento sul Motor Show, nemmeno pensato dai soci e che
invece "ha avuto un bel successo: quest'anno andrà sicuramente
meglio. Le Case stanno confermando più volentieri e più
numerose". Tornando a Cosmoprof, Boni ha anticipato che a breve
Cda e assemblea "dovranno pronunciarsi su un'importante
acquisizione".
Ora Boni si chiede se i soci decideranno di dare preciso
mandato al nuovo Cda di "procedere nel cambiamento; oppure
vorranno ritornare, gradualmente, alle politiche del recente
passato". Per questo discorso avrà un segnale importante se ci
sarà prosecuzione del processo di aggregazione: "Dobbiamo
evitare che la maggior parte dell'appoggio politico finisca
sempre a Fiera Milano. Non aboliamo i campanili, ma facciamoli
suonare tutti alla stessa ora". Serve dunque moltiplicare gli
accordi coi colossi fieristici esteri. "Accelerazione non
stagnazione. Questo il messaggio che lascio a chi mi succederà".
(ANSA).