(ANSA) - ANCONA, 20 FEB - Provati da una ripresa che non
arriva, 'gelosi' delle proprie aziende, sfiduciati per lo scarso
peso economico e politico delle Marche, mediamente poco
orientati all'estero. Il quadro che emerge da
'Imprenditoriinmovimento', un'indagine commissionata da
Confindustria Ancona a Daniele Marini, docente dell'Università
di Padova, "non è confortante" per stessa ammissione del
presidente Claudio Schiavoni. Se non proprio nero, gli
imprenditori manifatturieri "vedono grigio": per l'82% la
ripresa non arriverà prima di metà 2018, il 70% si sente
abbandonato dalle istituzioni pubbliche, il 43% pensa di reagire
alla crisi riducendo i costi e il 60% vuole mantenere l'azienda
in famiglia (solo il 7% si affida a capitali e manager esterni).
Alla situazione d'incertezza, ha ricordato Schiavoni, si
sommano le difficoltà derivanti dal sisma, che ha colpito
duramente le province di Macerata, Ascoli Piceno e Fermo. Si
parlerà anche di questo domani nell'Assemblea pubblica
dell'associazione dorica presso la Clabo spa di Jesi, con il
presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia. Presto il
sistema Confindustria Marche si aggregherà e la metà degli
imprenditori vede con favore questa dinamica: il 75% chiede
'prossimità' nell'appoggio alle imprese, anche da parte delle
associazioni di categoria, una 'regia unica' ma anche una
presenza capillare sul territorio.(ANSA).