(ANSA) - ROMA, 2 MAG - ''Marzo 2017 verrà ricordato per
l'impennata delle assunzioni nelle piccole imprese. La crescita
è da record: +45,2% rispetto allo stesso mese del 2016. Un ritmo
di molto superiore a quello delle cessazioni, salite a loro
volta del 34,6% in un anno''. Lo rileva l'Osservatorio sul
mercato del lavoro della Cna, curato dal Centro studi della
Confederazione.
La differenza tra assunzioni e cessazioni denota una profonda
discontinuità rispetto all'andamento dell'occupazione nelle
piccole imprese nell'ultimo anno, che era migliorato solo grazie
alla riduzione delle cessazioni dei rapporti di lavoro,
sottolinea. A marzo 2017 l'occupazione nelle piccole imprese è
aumentata dello 0,7% rispetto a febbraio e del 2,6% nei
confronti di marzo 2016. Dal dicembre 2014 (mese in cui fu
varata la Legge di Stabilità 2015 che prevedeva la
decontribuzione sulle nuove assunzioni a tempo indeterminato) al
febbraio 2017, l'occupazione nelle piccole imprese è aumentata
del 7% in termini cumulati a fronte di una crescita ben più
ridotta (+4%) del prodotto interno lordo.
Disaggregando i dati complessivi del mercato del lavoro nelle
piccole imprese, l'Osservatorio Cna (che analizza mensilmente
l'andamento dell'occupazione in un campione di 20.500 imprese
artigiane, micro e piccole con 132mila dipendenti complessivi)
rileva che, a marzo 2017, le assunzioni sono cresciute su base
annua in tutte le tipologie contrattuali, tranne che nel tempo
indeterminato. Nel dettaglio, i contratti sono aumentati del
52,6% nel tempo determinato, del 22,9% nell'apprendistato e del
18,9% nel lavoro intermittente; sono calati, viceversa, del 6,4%
nel tempo indeterminato. Le cessazioni si sono incrementate del
41,2% nel tempo determinato, del 35,4% nel tempo indeterminato,
del 15,1% nell'apprendistato e del 4,9% nel lavoro
intermittente. L'andamento del lavoro intermittente (in forte
crescita tra le assunzioni e molto limitato tra le cessazioni)
potrebbe già riflettere l'abolizione dei voucher. (ANSA).