(ANSA) - ROMA, 24 MAR - Sfuma, dopo l'ennesimo tentativo, la definizione del nuovo Contratto collettivo nazionale di lavoro della Ristorazione Collettiva e Organizzata, che interessa oltre 100mila lavoratori. Le Organizzazioni datoriali, Angem, Agci Servizi, Federlavoro e Servizi Confcooperative, Legacoop Servizi, scrivono in una nota che ''pur in un contesto di perdurante difficoltà economica del settore, si sono rese disponibili a riconoscere un incremento economico nel biennio 2017-2018 pari a 88 euro, così come richiesto dalle controparti, ben superiore rispetto all'inflazione registrata e alla media dei rinnovi contrattuali recenti. Non è stata, però, raggiunta l'intesa sul salario nonostante ci fosse l'accordo su tutti gli istituti contrattuali''. Angem, Agci Servizi, Federlavoro e Servizi Confcooperative, Legacoop Servizi ''prendono atto con disappunto del mancato accordo, che avrà riflesso negativo sulle lavoratrici e sui lavoratori''. I sindacati di categoria parlano di ''strappo''. "Insufficienti" infatti per Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs le proposte delle associazioni imprenditoriali di settore su mercato del lavoro, contrattazione decentrata, welfare e aumento salariale, distante dal trattamento economico stabilito dai rinnovi contrattuali già raggiunti nel comparto turistico. "Un simile inaudito atteggiamento, inaccettabile nel contenuto ed arrogante e provocatorio nel metodo, comporta la conferma della conclusione del negoziato'' si legge in una nota sindacale congiunta delle categorie di Cgil, Cisl, Uil che hanno proclamato lo stato di agitazione e deciso il blocco delle prestazioni di lavoro supplementare e straordinario e quant'altro riconducibile alle flessibilità in essere.
Le tre sigle hanno dunque confermato l'adesione alla giornata di sciopero intersettoriale prevista per il 31 marzo con manifestazione nazionale a Roma. (ANSA).