(ANSA) - ROMA, 18 MAR - Il giorno dopo l'addio ai voucher con
il decreto approvato dal Governo l'attenzione si sposta sulle
nuove forme di flessibilità per tutelare il lavoro occasionale.
Ai malumori di chi ritiene negativo fare un passo indietro sulle
riforme risponde Marco Leonardi, consigliere economico del
presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, per sottolineare come
"la semplice modifica dello strumento dei voucher non avrebbe
portato a risultati soddisfacenti. Ormai erano stati messi
troppi vincoli di ogni tipo, sulle aziende e persino sulle
famiglie. Il voucher era uscito inservibile dalle discussioni
per cambiarne la portata". "Adesso - spiega - proporremo
qualcosa di nuovo, ci sono strumenti alternativi", spiega. "È
positivo che almeno sulle famiglie dovremmo essere tutti
d'accordo nel riscrivere la disciplina del lavoro accessorio in
senso europeo. Per esempio c'è un modello francese interessante
che vale solo per le famiglie e gli enti no-profit accreditati".
Intanto la Cgil fa saper di non smobilitare sulla questione:
Il decreto legge del governo, "è un primo straordinario
risultato della nostra iniziativa", ma "ora il Parlamento deve
trasformare in legge il decreto del governo affinché la Corte di
Cassazione possa dichiarare accolte le nostre istanze e quindi
superato il voto referendario" afferma il sindacato dopo la
decisione del Governo. Una presa d'atto, spiega il ministro del
Lavoro, Giuliano Poletti, e non un cambio di rotta: "Noi i
voucher non li abbiamo mai fatti, ce li siamo trovati, e quando
siamo intervenuti abbiamo messo la tracciabilità, quindi li
abbiamo ridotti. Adesso - ha continuato - abbiamo scelto una
strada molto chiara. Tolto dal tavolo quello che c'era, abbiamo
davanti la possibilità di un confronto molto chiaro, molto
definito rispetto a quello che vogliamo per il futuro''. Poletti
mette quindi in evidenza come l'orientamento dell'Esecutivo sia
quello di adottare "uno strumento io credo specifico per le
famiglie, perché hanno una caratteristica molto peculiare e non
fanno contratti. Abbiamo bisogno di un altro strumento per le
imprese visto che essendo aziende hanno un'organizzazione
strutturata e possono usare i contratti di lavoro''. Sulla
necessità di introdurre adesso nuove forme di regolamentazione
per queste tipologie di lavoro si dice anche il ministro delle
infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio,
secondo cui "il governo con l'abolizione dei voucher ha tolto di
mezzo uno strumento di cui si era fatto un abuso ma è chiaro che
ora occorre introdurre un nuovo strumento di flessibilità e il
ministro Poletti ci sta lavorando per cercare una soluzione".
Chi invece non è proprio contento del decreto adottato dal
Governo è il presidente della Commissione lavoro della Camera,
Maurizio Sacconi: "Il decreto che cancella i voucher non va bene
e va bocciato - afferma - Divide il Paese perché legittima il
conflitto ideologico sul lavoro e programma la sommersione di
molte prestazioni". Dall'opposizione Renato Brunetta, capogruppo
di FI, osserva poi come "l'unico dato fattuale sui voucher è
stato l'esplosione quantitativa, ma non ci sono studi o analisi
che ci dicono che questa esplosione è accompagnata da un abuso
dello strumento". (ANSA).