(ANSA) - ROMA, 10 MAR - Confimprese ribadisce il proprio ''no
all'esclusione di imprese, commercio e servizi dall'utilizzo dei
voucher, per cui il governo sarebbe pronto a modificare in modo
netto la normativa, limitando l'utilizzo dello strumento
esclusivamente per lavori domestici.
''E' inaccettabile - afferma in una nota Mario Resca,
presidente di Confimprese - l'ipotesi di eliminare i voucher,
che hanno permesso negli ultimi anni di crisi a molte famiglie
di incrementare il proprio reddito in modo trasparente. I
voucher, contrariamente a quanto erroneamente riportato, non
hanno distrutto il mercato del lavoro, non sono un espediente da
parte delle imprese per eludere la stipulazione di contratti
stabili, ma anzi aiutano a combattere il sommerso che in Italia
vale 211 miliardi di euro''.
'Il nostro Osservatorio indica che il loro utilizzo da parte
delle imprese non ha mai superato l'1% annuo in percentuale alla
forza lavoro e la loro incidenza sul costo del lavoro è pari
all'1,30 per cento. Le aziende si limitano a farne uso sempre in
contesti particolari quali eventi stagionali e occasionali e
momenti di picco di particolare intensità e, comunque, nel
rispetto delle vigenti norme di legge''.
''È inoltre necessario distinguere il non food dalla
ristorazione. Chiediamo - incalza il presidente della
Confederazione delle imprese del commercio moderno - di
ridefinire il concetto di accessorio, che per il retail non food
può essere legato a saldi, vendite promozionali, periodi festivi
come Pasqua e Natale, eventi speciali e aperture di nuovi punti
vendita''.
(ANSA).