(ANSA) - ROMA, 4 MAR - L'Aula della Camera approva la prima
normativa nazionale per la promozione e la disciplina del
commercio equo e solidale, che in Italia è una realtà ormai
significativa, visto che viene praticato in oltre 5mila
botteghe. Alcune regioni hanno già codificato questa materia:
ora dovranno adeguarsi alle disposizioni previste nelle nuove
norme.
Il testo unico, che passa al Senato, scaturisce da una serie
di proposte di legge presentate a Montecitorio in questa
legislatura, offre una tutela specifica a quei prodotti
realizzati con il pagamento di un prezzo equo,.
Fra le misure previste dalla legge: l'istituzione di un
Elenco nazionale del commercio equo e solidale, l'istituzione
della Giornata nazionale dedicata a questa forma di commercio,
il sostegno dei suoi prodotti negli appalti pubblici,
l'istituzione di un fondo per la promozione del commercio equo e
solidale di 1 milione di euro per il primo anno dall'entrata in
vigore della legge.
La legge punta a fare chiarezza su un sistema che già esiste,
rendendone trasparenti i meccanismi di funzionamento e
produzione nei confronti dei consumatori. Per questo, vengono
previste procedure di riconoscimento di chi promuove le filiere
di produzione dell'economia solidale, e strumenti di
incentivazione e promozione.
Nel provvedimento vengono definite le organizzazioni del
commercio equo e solidale quali soggetti senza scopo di lucro e
non politici che siano iscritti nel "Registro della filiera
integrale del commercio equo e solidale". Solo i soggetti
iscritti in questo elenco potranno godere delle tutele e delle
provvidenze previste dal testo approvato a Montecitorio.
I prodotti vengono promossi sul mercato con dei marchi
particolari che saranno oggetto di tutela. Su tutto vigilerà una
"Commissione per il commercio equo e solidale" istituita presso
il ministero dello Sviluppo economico. (ANSA).