(ANSA) - ROMA, 24 LUG - Ripetere il "successo" delle start up innovative, che crescono al ritmo di 40 a settimana e hanno già raggiunto quota 4.325, e indicare in modo chiaro alle imprese la strada per la ripresa, che passa per internazionalizzazione e innovazione tecnologica. Con questo spirito ministero dell'Economia, Sviluppo economico e Confindustria si sono seduti attorno a un tavolo per studiare le strategie per promuovere le nuove norme anche per le Pmi innovative, appena 18 dalla primavera - quando sono state estese le misure per le start up anche a piccole e piccolissime imprese - ad oggi. Si tratta, spiegano dalla segreteria tecnica del Mise, di far conoscere a tutte le aziende potenzialmente interessate le opportunità messe in campo dall'esecutivo con l'Investment compact - un pacchetto di semplificazioni burocratiche e di agevolazioni fiscali, compresa la possibilità di accedere al crowdfounding - per vincere la sfida della competitività, come si sottolinea anche al Tesoro. L'obiettivo dell'iniziativa è quello di mettere a punto un 'piano di comunicazione' che passerà da un road show in autunno, promosso dagli stessi industriali, ma anche dai social network. Al primo incontro, oggi al Tesoro, hanno partecipato le segreterie tecniche di Mef e Mise (insieme alla direzione generale politiche industriali) ma anche il presidente della Piccola Industria di Confindustria, Matteo Baban, e i rappresentanti di Facebook Italia. Certo, perché le nuove misure ingranino 'la marcia giusta' manca ancora un tassello fondamentale, il decreto attuativo per permettere anche alle Pmi innovative di accedere al fondo di garanzia per le Pmi che in un anno e mezzo ha sostenuto quasi 200 milioni di investimenti per 461 start up innovative (con una media di 300mila euro a finanziamento). Il testo, assicurano al Mise, sarà pronto al massimo in un paio di mesi e rappresenterà un "forte incentivo" ad iscriversi all'apposito registro che permette, direttamente, di accedere ai benefici previsti dalla nuova normativa. Al momento, secondo i dati disponibili sul sito del registro (http://startup.registroimprese.it), la regione in cui le imprese hanno reagito più velocemente alla novità è la Lombardia, con 5 Pmi innovative, seguita dal Friuli Venezia Giulia (con 3 Pmi e la 'prima iscritta', un'azienda di Pordenone che si occupa di nuove tecnologie per l'edilizia) e da Marche e Toscana (2 Pmi innovative a testa). Le altre 8 sono dislocate in Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia e Valle d'Aosta. (ANSA).