(ANSA) - ROMA, 29 MAR - Cresce il welfare aziendale nelle piccole e medie imprese a partire dalla sanità integrativa: è quanto emerge dal Rapporto 2017 Welfare Index Pmi, secondo il quale su 3.422 imprese analizzate (tra 6 e 250 dipendenti, in un universo di 600.000 imprese) il 40% è attivo in almeno quattro aeree del welfare. In particolare le aziende si orientano sulla sanità integrativa (il 47% a fronte del 39% del 2016) e la previdenza integrativa (40%) mentre il 31% ha attive pratiche per la conciliazione vita lavoro (22% del campione l'anno scorso).
Nella diffusione del welfare aziendale non conta tanto la residenza geografica quanto la dimensione aziendale. Hanno regole sulla sanità integrativa solo il 23,7% delle imprese fino a 10 dipendenti mentre la percentuale sale al 72,4% per quelle tra 100 e 250 addetti. Un fattore chiave del successo del welfare aziendale - spiegano gli estensori della ricerca osservando che migliora la soddisfazione e la fidelizzazione dei lavoratori - è l'informazione sulle norme sulle opportunità fiscali.
Proprio sulle opportunità fiscali è intervenuto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, alla presentazione del Rapporto, alla Luiss a Roma. Il Governo - ha detto - ha "intenzione di continuare a sostenere lo sviluppo e la crescita del welfare aziendale. Lo strumento usato finora, ha aggiunto, è stato quello della defiscalizzazione. Credo che questo sia il terreno sul quale dobbiamo lavorare". L'agricoltura si svela pioniera del welfare e rinnova il proprio ruolo sociale nel Rapporto Welfare Index Pmi 2017, in cui sono state premiate le piccole e medie imprese dei settori produttivi dei servizi e assegnate le menzioni speciali alle aziende più attive negli ambiti di agricoltura sociale, terzo settore, valore donna e integrazione sociale. Al primo posto si è classificata "Fungar", di Rimini, leader nella produzione di funghi. Ha 70 dipendenti, l'80% sono donne, mamme, provenienti dalla Cina e a loro sono rivolte i principali servizi di welfare attivi in azienda. Al secondo posto "Agrimad" di Cosenza, impegnata nella valorizzazione della razza autoctona di Suino Nero di Calabria. L'azienda di San Demetrio Corone (CS) è riuscita attraverso le sue politiche di welfare a creare occupazione in una zona con elevato tasso migratorio. Sul podio anche "Conte Vistarino", storica realtà vinicola del Pavese che concede gratuitamente ai dipendenti casa e pullmino per portare i figli a scuola o all'asilo. Le menzioni speciali sono state assegnate, per l'integrazione sociale, all'azienda siciliana "Natura Iblea", attenta all'inserimento di immigrati con varie iniziative culturali a corredo di quella strettamente relativa alle coltivazioni e per l'agricoltura sociale, alla società cooperativa friulana "Dopo di noi", impegnata nell'inclusione lavorativa di disabili. (ANSA).