(ANSA) - ROMA, 6 MAR - Portare l'Iva dal 10 al 13% avrebbe
effetti "progressivi" perché comporterebbe aumenti del reddito
disponibile fino al 3% per le fasce più basse se le risorse
fossero destinate a un credito d'imposta per il lavoro
dipendente. A indicarlo è una ricerca della Commissione Ue,
contenuta nei documenti predisposti dagli uffici di Bruxelles e
allegati alla comunicazione sugli squilibri macroeconomici
inviata al governo italiano il 22 febbraio scorso.
Nel documento di lavoro si sottolinea che "uno spostamento
ottimale del carico fiscale verso i consumi potrebbe ridurre
ulteriormente l'onere fiscale sul lavoro e favorire la lotta
contro la povertà e la disuguaglianza".
La simulazione del Centro comune di ricerca della Commissione
considera sia l'aumento della sola Iva agevolata che quello
combinato a un aumento dell'aliquota ordinaria dal 22 al 24%. Il
primo scenario (Iva agevolata al 13%) "è in linea con la
raccomandazione di razionalizzare le agevolazioni fiscali" e con
le norme italiane che impongono la loro "revisione annuale".
(ANSA).