(ANSA) - VENEZIA, 6 MAR - Le tasse e i contributi
previdenziali continuano ad alleggerire in maniera eccessiva i
salari e gli stipendi, condizionando negativamente la capacità
di spesa degli italiani.
A dirlo è la Cgia di Mestre che ha esaminato la composizione
delle buste paga di 2 lavoratori dipendenti entrambi occupati
nel settore metalmeccanico dell'industria.
Il primo caso riguarda un operaio con uno stipendio mensile
netto di poco superiore ai 1.350 euro: al suo titolare costa,
invece, un po' meno del doppio: 2.357 euro. Questo importo è
dato dalla somma della retribuzione lorda (1.791 euro) e dal
prelievo contributivo a carico dell'imprenditore (566 euro). Il
cuneo fiscale (dato dalla differenza tra il costo per l'azienda
e la retribuzione netta) è pari a 979 euro che incide sul costo
del lavoro per il 41,5 per cento.
Il secondo caso, invece, si riferisce a un impiegato con una
busta paga netta di poco superiore a 1.700 euro. In questa
ipotesi, il datore di lavoro deve farsi carico di un costo di
oltre 3.200 euro; importo, quest'ultimo, quasi doppio rispetto
allo stipendio erogato. Questa cifra è composta dalla
retribuzione mensile lorda (2.483 euro) a cui si aggiungono i
contributi mensili versati dal titolare dell'azienda (729 euro).
Il cuneo fiscale (dato dalla differenza tra il costo per
l'azienda e la retribuzione netta) è di 1.503 euro che incide
sul costo del lavoro per il 46,8 per cento.(SEGUE).