(ANSA) - CATANIA, 7 APR - Cala a doppia cifra l'export
siciliano verso Mosca nel 2016. L'anno scorso infatti il valore
dei prodotti Made in Sicily verso la Russia si è fermato ad
appena 19,3 milioni di euro, -23% sul 2015, anno in cui le
esportazioni avevano performato una crescita del 43% in
controtendenza rispetto all'allora dato nazionale, arrivando a
toccare i 25 milioni di euro. E' quanto emerso oggi in apertura
del IX Business Forum italo-russo dell'Associazione Conoscere
Eurasia in corso a Catania.
Tra i settori maggiormente colpiti dalle mancate vendite
quelli dei macchinari (-62,7%), dei mezzi di trasporto (-85,6%)
e dei computer e dell'elettronica crollati di quasi il 100%.
Tornano a crescere invece le esportazioni agroalimentari che,
dopo il quasi azzeramento patito nel 2015, incassano un +28%,
per un valore di 5 milioni di euro.
Per Antonio Fallico, presidente dell'Associazione Conoscere
Eurasia e presidente di Banca Intesa Russia, "il cambiamento
strutturale in atto nell'economia russa deve sollecitare le
imprese italiane ad intercettare i comparti strategici che
riflettono la domanda di questo mercato". "Non a caso -
sottolinea Fallico - nel 2016, il settore farmaceutico catanese
ha registrato la migliore performance con quasi 5,8 milioni di
euro, posizionandosi così al primo posto tra le voci dell'export
regionale verso la Federazione. Innovazione e capacità di creare
partnership all'insegna del 'Made with' - spiega il presidente
di Banca Intesa Russia - sono le direttrici per una ripresa
positiva delle relazioni commerciali".
Tra le iniziative di oggi, la sottoscrizione dell'accordo di
gemellaggio fra le municipalità di Kaliningrad e Catania e fra
l'Università Kant (Kaliningrad) e l'ateneo del capoluogo etneo.
Il IX Business Forum italo russo è organizzato
dall'Associazione Conoscere Eurasia, Roscongress, Forum
internazionale di San Pietroburgo e Città di Catania in
collaborazione con Aeroporto di Catania, Intesa Sanpaolo e Banca
Intesa Russia. (ANSA).