TORINO - Ci fanno ridere e piangere, ci riempiono di tenerezza o di paura, ci stupiscono, ci lasciano col fiato sospeso, ci fanno desiderare di averli al nostro fianco. Sono gli animali al cinema, veri e propri divi, diventati spesso delle icone e motivo di successo per una pellicola. A loro è dedicata la nuova mostra del Museo Nazionale del Cinema di Torino, 'Bestiale! Animal Film Stars' curata da Davide Ferrario e Donata Pesenti Campagnoni, in programma dal 14 giugno all'8 gennaio 2018.
"Siamo molto orgogliosi - dice il presidente del Museo, Paolo Damilano - di ospitare questa mostra dedicata al rapporto tra cinema e animali frutto di un grande lavoro d'equipe e con collaborazioni con importanti istituzioni internazionali. Si aggiunge alle tante iniziative realizzate in questi primi 6 mesi che hanno portato bel 20 mila visitatori in più rispetto allo scorso periodo dello scorso anno".
A due o quattro zampe, con le pinne o gli artigli, docili o letali, cani, gatti, scimmie, squali, maialini e persino ragni e corvi, gli animali sono da sempre fra i protagonisti preferiti sul grande schermo. Sono loro i protagonisti delle 10 sezioni della mostra che presenta 270 animali-attori attraverso più di 440 fra fotografie, manifesti, storyboard, costumi di scena, memorabilia e animatronics oltre a sequenze di film assemblati in 16 montaggi speciali. Duecentottanta i film documentati e due i temi principali, l'animale star e la relazione tra personaggio e interprete e l'animale-attore, dalla 'recitazione animale' all'uso sempre più predominante di effetti speciali digitali e animatronics.
Dall'11 ottobre al primo novembre il Cinema Massimo ospita inoltre una retrospettiva dedicata agli animali sul grande schermo e anche il prossimo Tff dedica una piccola sezione ai gatti nei film.
L'Aula del Tempio ospita la sezione 'Recitare da cani...' con una sorta di 'camera delle meraviglie' sulla recitazione animale, dalla stagione 'naturale' a quella computerizzata. Poi una sezione dedicata ai premi delle star animali, 'And the winner is', come il Patsy Award o il Palm Dog Award assegnato in occasione del Festival di Cannes, fino al più glamour, il Golden Collar Award, collare dorato con cristalli Swarovski. Dopo la sezione dedicata alle 'Bestie del cinema muto italiano' si sale sulla rampa per incontrare 'L'Animale antropomorfo', 'L'Amico dell'uomo' e 'L'Animale simbolico', ma anche per mettersi 'Dal loro punto di vista'. Non potevano mancare le sezioni 'Tra uomo (e donna) e animale', galleria di personaggi come donne-pantera o uomini-mosca o semplicemente umani che si comportano come animali, primo fra tutti Tarzan, e 'L'Animale come minaccia' (come non rabbrividire al solo pensiero degli uccelli hitchcockiani), con un focus speciale sulla figura da brivido per antonomasia, 'Il gatto nero'.
Si continua 'Giocando con gli animali', esposizione di bambole, modellini, peluche, action figure, tazze, giochi da tavolo. Poi una rara raccolta di film familiari di divi di Hollywood con i loro animali. E per finire due aspetti particolari, 'Animali e eros' e 'L'animale (ab)usato' in cui viene espresso il punto di vista di associazioni animaliste o che si occupano di trattamento degli animali nel cinema.
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