TORINO - TradeMachines, la più grande piattaforma per la compravendita online di macchinari professionali usati, sbarca in Italia. Fondata in Germania nel novembre 2013 e vincitrice l'anno successivo del German Silicon Valley Accelerator, TradeMachines ha creato il primo mercato online su scala globale per l'usato industriale.
Fino a poco tempo fa questo settore di mercato era caratterizzato da una frammentazione dei canali di vendita che ostacolava le transazioni sulla lunga distanza e che difficilmente riusciva a mettere in contatto la domanda e l'offerta a livello internazionale. A cogliere questa mancanza è stato Heico Koch, ingegnere meccanico tedesco con una forte esperienza nell'e-commerce, che quattro anni fa ha fondato a Berlino Trademachines.com, startup con l'obiettivo di diventare il punto di riferimento globale per il mercato B2B dei macchinari industriali usati.
Mettendo in vendita il 40% delle macchine in Europa e il 10% dell'offerta globale, la start up è oggi leader del settore, presente in 92 Paesi in tutto il mondo. Sulla propria piattaforma fa incontrare ogni mese mezzo milione di acquirenti e venditori; in questo modo TradeMachines ha superato il milione di macchine in inventario, posizionandosi come società modello della second wave of digitalization, dove dalla vendita online di articoli B2C si passa a quella dei prodotti per il B2B.
Dopo aver scansionato il web alla ricerca delle migliori offerte dell'usato professionale, TradeMachines seleziona gli inserzionisti più fidati ed entra in contatto con i principali fornitori di macchine vendute all'asta a livello globale, permettendo l'acquisto di macchinari che spaziano dal settore agricolo all'edilizia, da quelli per la lavorazione del metallo, del legno e della plastica, a macchinari del settore alimentare fino a elevatori, veicoli commerciali o strumenti più piccoli come seghe per il legno e falciatrici, per un totale di 884 categorie.
Una volta che gli utenti arrivano sulla piattaforma, il motore di ricerca li guida verso la migliore offerta, in modo che possano non solo comparare i prezzi, ma avere anche accesso a un bacino molto più ampio di macchinari che non avrebbero potuto visionare, acquistabili sia in modo diretto che attraverso aste giudiziarie o industriali. La registrazione sul sito è gratuita e la società non ricava percentuali dalla vendita. TradeMachines, infatti, genera redditi reinstradando i potenziali acquirenti ai siti web di venditori, secondo il modello del costo per clic CPC - usato per esempio per reclamizzare su Google - dopo aver negoziato il prezzo individuale per clic con ogni venditore.
L'idea nacque qualche anno fa quando Heico Koch, fra i fondatori della start up, dopo aver concluso un dottorato in ingegneria meccanica notò che la richiesta di macchinari industriali usati, sempre maggiore, difficilmente riusciva a essere soddisfatta. Sia i venditori che le case d'asta infatti avevano difficoltà a intercettare i mercati più lontani, non riuscendo a raggiungere tutti i potenziali acquirenti. Grazie alla collaborazione con il CMO Philipp Kloeckner, uno dei principali esperti di SEO in Germania e in Europa, e all'expertise di un team altamente qualificato e internazionale, TradeMachines, con 58 piattaforme locali attive, è pronta adesso ad affrontare il mercato italiano come leader per qualità e affidabilità.
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