TORINO - Dopo quasi dieci anni Giuseppe Penone, scultore che vive facendo la spola tra Torino e Parigi, torna alla Reggia di Venaria con una nuova installazione: sette opere nelle restaurate Grotte del muro castellamontiano del Parco basso dei Giardini, che vengono inaugurate sabato 24 marzo. Nell'ambito di una virtuosa continuità di "dialogo e sintonia", questi i termini che ama usare, con le altre sue imponenti installazioni già presenti ne 'Il Giardino delle Sculture Fluide' allestito nel 2007, prima collaborazione tra il Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea e la Reggia, l'artista ha posto una nuova serie di sculture più piccole.
Nella storia della residenza sabauda alle porte di Torino, il Parco basso rappresentava, nella poetica del giardino seicentesco, lo spazio più elaborato: ricco di fontane, apparati scultorei, aiuole composte secondo elaborati disegni e caratterizzato dalla presenza della struttura muraria di contenimento della Corte d'onore, impreziosito da grotte e nicchie in esso contenute. Nel corso del 2015 sono stati completati gli interventi di restauro del paramento murario e di sistemazione dell'area antistante rendendo così completamente fruibili gli spazi delle sette Grotte, un tempo decorate con conchiglie ed elementi in pietra e allestite con vasche d'acqua e statue e oggi tramutate in spazio espositivo.
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