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Alla Reggia di Veneria le foto dell'americano Steve McCurry

Alla Reggia di Veneria le foto dell'americano Steve McCurry

Maestro dello scatto espone 250 scatti nell'imponente Citroneria

18 marzo 2016, 13:38

Redazione ANSA

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Alla Reggia di Veneria le foto dell 'americano Steve McCurry - RIPRODUZIONE RISERVATA

Alla Reggia di Veneria le foto dell 'americano Steve McCurry - RIPRODUZIONE RISERVATA
Alla Reggia di Veneria le foto dell 'americano Steve McCurry - RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO - Oltre 250 immagini di grande formato per una mostra che ha già raccolto 700mila visitatori in giro per il mondo. E' l'esposizione dedicata a Steve McCurry, uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea, allestita dal primo aprile al 25 settembre nell'imponente Citroniera delle Scuderie Juvarriane della Reggia di Venaria.
Organizzata dal Consorzio La Venaria Reale e da Civita Mostre, in collaborazione con SudEst57 e Lavazza, la rassegna comprende le fotografie più famose del fotoreporter, scattate nel corso della sua carriera più che trentennale per le principali testate mondiali, ma anche alcuni dei suoi lavori più recenti e altre foto non ancora pubblicate nei suoi numerosi libri.
Il percorso di visita si apre con una sezione inedita di foto in bianco e nero scattate da McCurry tra il 1979 e il 1980 nel suo primo reportage in Afghanistan, dove era entrato insieme ai mujaheddin che combattevano contro l'invasione sovietica. E si conclude con alcuni scatti recentissimi, ovviamente a colori, del 2016 nello stesso Paese asiatico. Da qui viene anche la ragazza che ha fotografato nel campo profughi pakistano di Peshawar, diventata ormai una icona assoluta della fotografia mondiale. Il suo ritratto più famoso sarà esposto insieme ad altri due scatti, uno dei quali realizzato a distanza di oltre 17 anni dopo averla finalmente ritrovata alla fine di una lunga ricerca.
Il progetto espositivo, curato da Biba Giacchetti e "messo in scena" da Peter Bottazzi, propone un lungo viaggio nel mondo di McCurry, dall'Afghanistan all'India, dal Sudest asiatico all'Africa, da Cuba agli Stati Uniti, dal Brasile all'Italia, attraverso il suo vasto e affascinante repertorio di immagini: scatti che documentano guerre, atrocità, tragedie, ma anche la speranza negli occhi delle persone ritratte.

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