Lo sviluppo di un'Europa a
velocità multiple può creare nuove tensioni non solo fra gli
Stati ma anche fra le regioni stesse. Lo ha dichiarato
l'eurodeputata Pd Mercedes Bresso all'ANSA, sottolineando come
nel dibattito sul futuro dell'Europa e sul bilancio Ue post-2020
"non bisogna mettere a rischio il ruolo politico delle regioni"
a favore dell'unità europea.
In questo contesto, la possibile riduzione dei fondi per la
politica di coesione nel prossimo budget europeo rischia di
"accentuare le differenze tra regioni a più velocità". Se i
tagli fossero mantenuti, ha sottolineato Bresso, in Italia solo
le regioni meridionali potrebbero continuare a ricevere fondi
europei mentre le regioni a reddito medio come il Piemonte
rischiano di esserne escluse e "sarebbe pericolosissimo per il
Piemonte, che ha sofferto molto la crisi economica ed ha puntato
sui fondi europei per costruire i poli di innovazione,
valorizzare il patrimonio culturale e rilanciare il settore
turistico. Senza i fondi europei, il Piemonte può trovarsi in
forti difficoltà".
"Le regioni", ha concluso la Bresso, "possono contribuire al
dibattito su un giusto federalismo" che difenda una "governance
verticale" rispettosa del ruolo delle competenze locali, e al
tempo stesso difenda i progetti di sviluppo interregionali che
"hanno insegnato a lavorare insieme" a cittadini di diversi
Paesi.
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