La Macroregione alpina
(Eusalp) deve diventare "qualcosa di diverso" rispetto a un
"grande progetto Interreg", "ma non condizionarla al fatto che
dal prossimo bilancio Ue escano risorse aggiuntive. Dobbiamo
pensare a come usare meglio le finanze regionali e statali per
costruire infrastrutture che siano canali di comunicazione fra
le regioni europee", e rispondere alle critiche "mostrando
risultati concreti". Così Giuseppina De Santis, assessore alle
Politiche produttive del Piemonte, oggi a Monaco di Baviera per
partecipare al primo Forum annuale di Eusalp, che coinvolge 48
regioni di 7 Paesi diversi.
Intervenendo durante un workshop sul futuro delle strategie
macroregionali, De Santis ha espresso la speranza che Eusalp
possa essere un argine al processo di ricostruzione delle
frontiere europee "che è in atto".
Tuttavia, l'assessore regionale ha ravvisato anche la
possibilità che esista un pericolo inverso, cioè che le
macroregioni possano "diventare un pezzo della distruzione
dell'Europa" se non si sviluppa una strategia che coinvolga
anche gli Stati nazionali. "Non può essere una battaglia fra le
regioni e gli Stati, con il rischio che noi tutti si vada a
infilarci in tante piccole catalogne", ha chiosato De
Santis.
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