E' stato assegnato all'italiano
Andrea Gilli, per la sua ricerca su armamenti e cooperazione, il
premio dell'Agenzia della difesa europea (Eda) e dell'Istituto
Egmont dell'edizione 2015.
Nato a Moncalieri (Torino), 33 anni, Gilli spiega così il filo
conduttore del suo lavoro: "Da più parti sentiamo ripetere che
l'Europa deve cooperare di più e meglio nel campo della difesa,
inclusa la co-produzione di armamenti. Nella mia tesi cerco di
spiegare le difficoltà osservate in questo campo".
"A causa del cambiamento tecnologico - evidenzia Gilli - i
Paesi europei hanno scelto strategicamente di cooperare laddove
non disponevano delle competenze tecnologiche necessarie, così
da colmare i gap accumulati (sistemi navali anti-missile). Al
contrario, non hanno cooperato - e quindi hanno optato per
soluzioni interamente nazionali - in quei settori in cui
l'industria domestica era in possesso del know-how richiesto
(navi da guerra). Paradossalmente, dunque, i Paesi europei hanno
finito per cooperare laddove le difficoltà tecnologiche sono
maggiori, e quindi le chance di insuccesso sono più alte; mentre
hanno optato per soluzioni nazionali laddove una cooperazione
internazionale avrebbe generato verosimilmente minori problemi".
Gilli ha studiato all'Università di Torino, alla London School
of Economics (Londra), e all'Istituto universitario europeo di
Fiesole. Tra le esperienze di ricerca: il NATO Defense College
(Roma), il Royal United Services Institute (Londra), lo European
Union Institute for Security Studies (Parigi), e il Saltzman
Institute for War and Peace Studies-Columbia University (New
York). Attualmente ha una borsa di studio post dottorato
all'Università di Praga.
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