Un'Amore e Psiche in cui il corpo
di donna è tatuato alla maniera afgana, omaggio alle donne di
quel martoriato paese, una corazza che riproduce in misura
millimetrica il busto tatuato di Fedez, che sarà a Torino per
indossarlo, preso a simbolo di innovatore della comunicazione,
'Venere italica' riproduzione della Venere del Canova, esposta a
Palazzo Pitti, anche lei tatuata. Sono tre delle dieci opere
monumentali in marmo, inedite e non, di cui è composta la mostra
'In 'Between'' di Fabio Viale, ai Musei Reali di Torino, dal 14
ottobre al 9 gennaio.
A presentarla, oltre all'artista torinese famoso in tutto il
mondo, c'erano i curatori Filippo Masino e Roberto Mastroianni e
la direttrice dei Musei Reali, Enrica Pagella. Il fil rouge
della mostra è il tatuaggio "segno tribale metropolitano
contemporaneo - spiega Viale - estremo tentativo individuale di
marchiare se stessi iconizzando e eroicizzando il proprio
corpo".
Viale ha scelto di dialogare provocatoriamente con le opere
classiche, della nostra storia italica, sul solco del concetto
che "tutta l'arte è contemporanea". In dialogo con gli stucchi e
gli ambienti regali dei Musei torinesi. Tra le opere di questa
prima tranche della personale di Viale - ne seguirà una seconda
a fine anno dedicata a sculture in marmo di oggetti comuni - c'è
anche 'Souvenir Pietà del 2004, opera finita sul web in modo
virale che ha lanciato Viale nell'olimpo delle star della
scultura contemporanea. Riproduce il corpo di Cristo 'strappato'
dalle braccia della madre della celebre statua di Michelangelo,
simbolo del dolore è dell'eterna passione umana.
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