Le attività culturali
e turistiche ripartono a Savigliano con la mostra 'Bernard
Damiano, dal Piemont a Paris - dal Piemonte a Parigi'. Allestita
nel Refettorio del Museo Civico, espone fino al 7 novembre una
trentina di opere pittoriche dell'artista di origini cuneesi ma
attivo in particolare all'estero, tra Nizza e Parigi. Un omaggio
ad un pittore poco noto nel panorama italiano che ripercorre
tutte le sue fasi artistiche.
Si parte dal primo periodo, 1970/1975, quando era ancora
forte in Damiano l'influenza del movimento pittorico parigino
definito CoBrA, per passare poi, con la sezione più corposa
della mostra, al periodo più felice e pittoricamente fervido di
Damiano tra il 1985 / 2000 dopo la grande esposizione
organizzata per lui a Milano nel 1986 da Giovanni Testori presso
la Compagnia del Disegno. Tre i temi trattati dalle opere di
questo periodo: Paesaggi, Nudi, Temi religiosi. L'ultima parte
della mostra raccoglie le opere fatte dopo il 1990, quando
Damiano ebbe un ritorno a una religiosità spesso influenzata
dalla letteratura popolare, dai vangeli apocrifi e che seppe
trasmettere attraverso grandi e piccole opere, sia ad olio che
guaches di grande effetto.
Presente in molti cataloghi e testi di grandi critici.
Damiano (1926-2000) ha esposto in tutto il mondo dal Canada a
Cipro, da Mosca a Milano, Malta, Parigi, Nizza e Sanremo. Una
sua statua, raffigurante il vescovo Fulbert, si trova davanti
alla Cattedrale gotica di Chartres, nella Valle della Loira,
commissionata del Governo Francese.
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