Un''Annunciazione' al contrario,
ovvero la storia di un angelo che invece di annunciare Cristo,
annuncia Hitler, ovvero il male, 'Canto dei morti invano'
dedicato a tutti i morti di guerra e del potere, 'Pio',
ispirata, con ironia al 'pio bove' del Carducci e nella quale il
bove si chiede perché mai debba essere 'non violento', 'Ali
amici', straziante testo pieno di umanità scritto un anno prima
di togliersi la vita. Sono alcune delle poesie di cui è composto
lo spettacolo di Valter Malosti, regia di Domenico Scarpa,
'Annunciazione Dodici poesie intorno ad Auschwitz' in scena
stasera in streaming sul sito e sulla pagina Facebook del
Circolo dei Lettori di Torino. Lo spettacolo apre il ciclo 'Io
so cosa vuol dire tornare' realizzato dal Circolo dei Lettori,
il Centro Internazionale di Studi Primo Levi e Tpe Teatro
Piemonte Europa diretto dallo stesso Malosti, regista di molti
spettacoli su Levi tra cui 'Se questo è un uomo' visto da 30.000
persone prima del Covid e in attesa di venir ripreso appena
possibile. "'Annunciazione' - spiega Scarpa - ha al centro il
lagher, luogo dal quale Levi non si è mai allontanato, ma va
oltre. E' come se Levi incalzasse il lagher per dirigersi verso
spazi umani inattesi, imprevedibili, quasi immortali e
necessari".
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